Regia di Yu-Chieh Cheng vedi scheda film
FAR EAST FESTIVAL 23 - COMPETITION.
Un ragazzino vive con l'anziana nonna ed il dolce vicino di casa che il bimbo chiama zio, che tra l'altro si prende cura dell'anziana, sofferente di diabete.
Quando costei muore e dalla diagnosi la sua fine risulta compromessa dalle troppe medicine ingerite, alcuni sospetti si incentrano sul gentile vicino di casa. Il sopraggiungere dello zio del bambino in quella casa, che nel frattempo scopre che l'immobile è stato intestato al ragazzino, fa si che foschi sospetti si accentrino sul comportamento del pacifico vicino di casa, il cui ruolo in un recente passato si chiarisce man mano che il film si apre a raccontare fondamentali episodi della vita del padre del ragazzino, deceduto qualche anno prima.
Il film toccante e non privo di colpi di scena del taiwanese Cheng Yu-chieh, si sbilancia con una certa disinvoltura tra una trama che spazia nei dintorni dei sentieri sinuosi del giallo-processuale e quelli più intimi inerenti la ricerca dei punti salienti che hanno caratterizzato il rapporto tra il gentile e garbato vicino di casa, ed il padre defunto del ragazzo.
Ne scaturisce un film denso di sentimenti che riesce a affrontare tematiche cruciali come l'ostilità verso le coppie omosessuali con prole, l'adozione e persino l'eutanasia. Un percorso rischioso lungo il quale tuttavia il film riesce a districarsi piuttosto bene, salvo forse incespicare un po' verso l'epilogo, quando la trama si fa un po' prendere alla sprovvista da qualche soluzione sin troppo melodrammatica e costruita sin troppo smaccatamente per accaparrarsi l'appoggio e la condivisione dello spettatore.
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