Regia di Masaharu Take vedi scheda film
FAR EAST FESTIVAL 23 - COMPETITION
Underdog parte 1 e parte 2 è in realtà un film unico lungo ben oltre quattro ore, suddiviso in due parti per agevolarne la fruizione in sala.
Lo sport della boxe diviene , nell'opera di Masaharu Take, un espediente per trovare risposte esistenziali che rendono irrealizzate, deludenti, se non fallimentari, le esistenze di tre uomini in particolare.
Akira, innanzi tutto, è un professionista piuttosto noto della categoria dei pesi leggeri, che ha dominato per un breve periodo senza mai vincere con un knock out, che, dopo aver fallito l'incontro della sua vita, si avvia a vivere la sua inesorabile parabola discendente, ostentando tuttavia una certa lucida e controllata consapevolezza: autista di un servizio di escort, l'uomo si lega ad una delle sue "trasportate", partecipando in prima persona ai drammi familiari che ne derivano, e subendo con una certa pacata dignità alle umiliazioni che la ex consorte gli pone innanzi, minacciando di precludergli la frequentazione del figlio ancora bambino che invece lo adora e ne segue compulsivamente le fasi della sua travagliata fine carriera.
Nella prima parte di questa appassionante epopea di perdenti, il pugile si troverà ad affrontare le ambizioni di un comico televisivo alla deriva di nome Miyagi, che si convertirà al pugilato nel tentativo, che si rivelerà poi riuscitissimo, di acquisire sicurezze e segnali di una realizzazione altrove ormai pressoché latente.
Ma ad allenarsi nella medesima palestra troviamo anche il ribelle Ryuta, persona sensibile e matura dal passato turbolento che non smette di perseguitarlo.
Nella valida e a tratti pacatamente appassionante e toccante opera di Masaharu Take, la sconfitta è la risposta più dignitosa e salvifica per elevare e rendere solenne uno sport che finisce per regalare una lezione di vita in grado di far maturare chi la subisce, e di regalare momenti unici agli avversari che si troveranno di fronte il nostro salvifico e maturo perdente.
Akira - interpretato da un toccante e straordinario Mirai Moriyama - si rivela infatti un perdente nato sul ring, nonostante sia un ottimo pugile ed un uomo esemplare, risultando a tutti gli effetti vincitore, nel bilancio esistenziale complessivo, sia come padre, sia come amico, sia più in generale come saggio uomo di sport.
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