Un cercatore di tartufi vive da solo nelle terre selvagge dell'Oregon. Sarà costretto a ritornare al suo passato a Portland alla ricerca della sua amata scrofa dopo che questa è stata rapita.
Un crepuscolare Nicolas Cage si cala nei panni del burbero boscaiolo in cerca di vendetta per il rapimento del suo maiale da tartufo. Trama abbastanza curiosa e surreale per un dramma intriso di malinconia con qualche debole sprazzo di azione, che però pare non decollare mai, arrivando ad un finale un po' prevedibile che lascia insoddisfatti.
Galeotto fu il piatto e chi lo cucinò. Ovvero lo chef come deus ex machina dell'amore e della vita. Peccato che il passaggio dalla civiltà allo stato barbonico con ritorno alla città in cerca di una maialina sia costellato di situazioni eccessive e incredibili. Una porcata, insomma.
Sguardo torvo e fisso, poche parole dette sottovoce e lentamente... ci vuole ben altro per far uscire Cage dalle secche! Solo molto ma molto apparentemente un film interessante. In realtà parecchio ridicolo e insulso. Lasciate perdere che è meglio.
Cage, attore surreale, si trova bene in parte in un film altrettanto surreale, lento, riflessivo forse anche un po' metaforico. Non un capolavoro certo, ma neanche il consueto intruglio cui ci aveva abituati l'attore californiano.
Un grande film e il classico sleeper. Sapete il significato, nevvero, poveri trogloditi falsamente laureati, del termine sleeper utilizzato per i film? Ah no? Ma allora siete dei borghesi arricchiti come il padre stronzo del character di Wolff. E Rob/Cage vi cucinerà una vendetta succulenta da leccarsi i baffi.
Sicuramente uno dei lavori migliori di Cage,visto gli orrori delle ultime prove.Peccato che dopo un buon inizio il film scende di intensita'prendendo una piega lenta e senza nessun sbocco.
“E poi sarà tutto in fondo all’oceano. Di nuovo.” Senza lasciare traccia. (Con solo un vago sentor di una ratatouille disciolto nell'aria, senz'alcuno che possa ricordarsene.)
parte (piuttosto) bene, Nicholas Cage è in forma, ma poi ci si accorge che con l'uscita di scena della protagonista(!) il tutto diventerà un'alternanza di scene fiacche e spesso prevedibili anche se molto ben confenzionate, eseguite da personaggi di scarsa credibilità. ottime musica e fotografia. definirlo "thriller" però è una parola molto grossa.
“Pig”, l’esordio nel lungometraggio di Michael Sarnoski, da lui sceneggiato partendo da un soggetto scritto in coppia con Vanessa Block, che co-produce con Steve Tisch, il protagonista Nicolas Cage ed altri, sembra un film di Kogonada (anche in attesa di "After Yang": ricostruire e rinsaldare qualcosa che si è perso e dimenticato) diretto da Tarantino (le… leggi tutto
Film molto strambo, recuperabile su Amazon. Nicholas Cage è un cuoco molto famoso, che ha scelto di vivere nel nulla, tra i boschi, da solo ma in compagnia di una maialina trova tartufi. Due sbandati gli fregano la maiala, in una rapina maldestra e con lesioni; il nostro non va dalla polizia, li rintraccia e scopre che i due drogati hanno venduto il maiale a “uno di… leggi tutto
Inopinatamente spacciato per un gran film, l'esordio di Sarnoski è la solita parabola di elaborazione del lutto in salsa indie-hollywoodiana vista cento volte.
La fotografia è tanto inutilmente sofisticata e ricercata quanto la scrittura è maldestra e inverosimile: scommesse clandestine in misteriosi sotterranei, Cage travestito da uomo di nanderthal e ricoperto di… leggi tutto
Film molto strambo, recuperabile su Amazon. Nicholas Cage è un cuoco molto famoso, che ha scelto di vivere nel nulla, tra i boschi, da solo ma in compagnia di una maialina trova tartufi. Due sbandati gli fregano la maiala, in una rapina maldestra e con lesioni; il nostro non va dalla polizia, li rintraccia e scopre che i due drogati hanno venduto il maiale a “uno di…
Galeotto fu il piatto e chi lo cucinò. Ovvero lo chef come deus ex machina dell'amore e della vita. Ma quando lo chef, diventato lercio e lurido barbone misantropo nella foresta dell'Oregon a seguito di una tragedia (?) decide di tornare in città dopo dieci anni per ritrovare il suo inseparabile maiale rubatogli per non so che sarcazzo motivo (?), si muove con disinvoltura in tutti…
Nicolas Cage è Rob, un uomo scontroso, che vive da eremita in un fatiscente casolare, sperduto, tra i boschi nell’Oregon, privo di telefono, tv e di qualsiasi altro dispositivo tecnologico, si mantiene grazie alla sua attività di raccoglitore di tartufi, aiutato dal fiuto della sua adorata maialina, unica compagna del misantropo individuo. L'unico contatto sociale, che…
Inopinatamente spacciato per un gran film, l'esordio di Sarnoski è la solita parabola di elaborazione del lutto in salsa indie-hollywoodiana vista cento volte.
La fotografia è tanto inutilmente sofisticata e ricercata quanto la scrittura è maldestra e inverosimile: scommesse clandestine in misteriosi sotterranei, Cage travestito da uomo di nanderthal e ricoperto di…
NIC CAGE
Un solitario e scorbutico barbone, che apprendiamo poco per volta esser stato tempo prima un cuoco di gran successo, vive ora ritirato tra le foreste dell'Oregon, impegnato a sopravvivere cercando e rivendendo in nero tartufi; in questa attività aiutato non poco da un buffo quanto abile maiale femmina, che a quanto pare possiede il fiuto adatto per permettere…
Questa classifica tratta dei film e dei serial migliori - ovviamente considerando esclusivamente le opere cui ho potuto assistere in maniera integrale e rispetto alle quali ho già scritto una recensione che si…
Ebbene, oggi recensiamo il sorprendente e struggente Pig, film della durata di un’ora e trentadue minuti decisamente trascinanti che ci hanno fortemente emozionato, intenerito, ripetiamo, vivamente commosso e oltremodo stupito, in quanto Pig, opera prima del finora quasi sconosciuto Michael Sarnoski, è difatti firmato da un regista apparentemente proveniente dal nulla,…
Questa l’offerta dei principali titoli nuovi proposti in streaming dalle varie piattaforme.
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Settimana decisamente ricca quella che hanno davanti i sottoscrittori della…
“Pig”, l’esordio nel lungometraggio di Michael Sarnoski, da lui sceneggiato partendo da un soggetto scritto in coppia con Vanessa Block, che co-produce con Steve Tisch, il protagonista Nicolas Cage ed altri, sembra un film di Kogonada (anche in attesa di "After Yang": ricostruire e rinsaldare qualcosa che si è perso e dimenticato) diretto da Tarantino (le…
Questa è l'ultima corposa antologia della serie YBSF curata da Gardner Dozois (1947-2018) e contiene i racconti a suo giudizio migliori pubblicati nel 2017. Per l’edizione italiana è stata suddivisa…
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Commenti (16) vedi tutti
Film strano o molto strano, ma ha una sua logica.
leggi la recensione completa di tobanisUn crepuscolare Nicolas Cage si cala nei panni del burbero boscaiolo in cerca di vendetta per il rapimento del suo maiale da tartufo. Trama abbastanza curiosa e surreale per un dramma intriso di malinconia con qualche debole sprazzo di azione, che però pare non decollare mai, arrivando ad un finale un po' prevedibile che lascia insoddisfatti.
commento di Fanny SallyGaleotto fu il piatto e chi lo cucinò. Ovvero lo chef come deus ex machina dell'amore e della vita. Peccato che il passaggio dalla civiltà allo stato barbonico con ritorno alla città in cerca di una maialina sia costellato di situazioni eccessive e incredibili. Una porcata, insomma.
leggi la recensione completa di OssMa che strazio di Film con Nicholas Cage,una cosa inguardabile e divisa in 3 parti addirittura.voto.0.
commento di chribio1Sguardo torvo e fisso, poche parole dette sottovoce e lentamente... ci vuole ben altro per far uscire Cage dalle secche! Solo molto ma molto apparentemente un film interessante. In realtà parecchio ridicolo e insulso. Lasciate perdere che è meglio.
commento di moviemanCage, attore surreale, si trova bene in parte in un film altrettanto surreale, lento, riflessivo forse anche un po' metaforico. Non un capolavoro certo, ma neanche il consueto intruglio cui ci aveva abituati l'attore californiano.
commento di bombo1Film inutile lento e noioso. A sto punto meglio quando Cage fa Rambo. Voto 5
commento di arcarsenalTra thriller e dramma intimo. Film singolare, ma bello. Ottimo Nicholas Cage
leggi la recensione completa di Furetto60Buona prova di Cage.
commento di quicicascoFilm abbastanza lento e un po' particolare.
commento di gruvierazUn Nicolas Cage da rivalutare per un film decisamente piacevole
commento di ripley2001Discreto, ma a tratti un po' (sonno)lento... Bravo Cage.
commento di albiclaUn grande film e il classico sleeper. Sapete il significato, nevvero, poveri trogloditi falsamente laureati, del termine sleeper utilizzato per i film? Ah no? Ma allora siete dei borghesi arricchiti come il padre stronzo del character di Wolff. E Rob/Cage vi cucinerà una vendetta succulenta da leccarsi i baffi.
leggi la recensione completa di 79DetectiveNoirSicuramente uno dei lavori migliori di Cage,visto gli orrori delle ultime prove.Peccato che dopo un buon inizio il film scende di intensita'prendendo una piega lenta e senza nessun sbocco.
commento di ezio“E poi sarà tutto in fondo all’oceano. Di nuovo.” Senza lasciare traccia. (Con solo un vago sentor di una ratatouille disciolto nell'aria, senz'alcuno che possa ricordarsene.)
leggi la recensione completa di mckparte (piuttosto) bene, Nicholas Cage è in forma, ma poi ci si accorge che con l'uscita di scena della protagonista(!) il tutto diventerà un'alternanza di scene fiacche e spesso prevedibili anche se molto ben confenzionate, eseguite da personaggi di scarsa credibilità. ottime musica e fotografia. definirlo "thriller" però è una parola molto grossa.
commento di giovenosta