Regia di Segundo de Chomón vedi scheda film
Sulla scia di Méliès, lo spagnolo Secondo de Chomón nel 1906 realizza un cortometraggio sperimentale e fantastico, ambientato in una casa infestata.
Nel cuore della notte tre stanchi viandanti, una donna e due uomini, infreddoliti e inzuppati fino alle ossa per la terribile e violenta tempesta, cercano rifugio all'interno di un palazzo fatiscente. Tutto sembra abbastanza normale, fino a quando iniziano a succedere cose davvero strane.
Ispirato con tutta evidenza da Georges Méliès, lo spagnolo Secondo de Chomón - nel 1905 trasferitosi in Francia e all'opera con la compagnia di produzione Pathé - realizza un incubo grottesco, fedele alla filosofia fantastica dei modelli ispiratori (in particolare Le diable noir, 1905). Se La casa encantada, considerato l'anno di realizzazione, deve avere non poco messo alla prova la pazienza di Chomón (in particolare per la lunga sequenza con coltello animato, realizzata a passo 1) il risultato finale non è però paragonabile ai contemporanei lavori del collega francese. La casa encantada è infatto privo di quel "quid" tipico invece delle contemporanee sperimentazioni di Méliès. Un cortometraggio che ha perso, con il passare del tempo, quel fascino tipico dei primi sperimentali e pionieristici lavori cinematografici. Una delle versioni circolanti è stata successivamente sonorizzata mediate inserimento del brano "Danse macabre" di Camille Saint-Saënz.
"Se riandiamo con la mente alla storia passata dell’uomo, troviamo, tra molte altre convinzioni religiose, una fede universale nell’esistenza di fantasmi o esseri eterei che sono vicini agli uomini ed esercitano su di essi un’influenza invisibile ma possente. In genere si crede che tali esseri siano spiriti o anime dei trapassati."
(Carl Gustav Jung)
La casa encantada (Secondo de Chomón, 1906)
F.P. 18/06/2021 (durata: 6'10")
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