Regia di Antoneta Alamat Kusijanovic vedi scheda film
Julija vive in una località di mare, è appassionata di immersioni, ma è costretta a sottostare alle prepotenze di un padre dispotico e bigotto, e alle esitazioni di una madre passiva e succube. L’arrivo di un amico del padre - un affascinante uomo d’affari - darà occasione alla ragazza di tentare di uscire dalla prigione che la tiene rinchiusa.
Julija rappresenta la gioventù inquieta che non si arrende, che cerca un raggio di luce in mezzo all’oscurità; la madre la rassegnazione di chi ormai vuole solo tirare a campare senza troppi guai; il padre, la rabbia di chi nella vita ha sbagliato troppo e si sfoga contro gli altri. Questi tre personaggi cercano in qualche modo i favori del business man che potrebbe cambiare il destino di tutti; i rapporti di forza che si creano - tutti legati a sottili risvolti di pulsioni feroci o sensuali a seconda dei casi - danno luogo a una trama avvincente che, fino alla fine, tenendosi lontana dai luoghi comuni e dalle facili semplificazioni, incolla allo schermo. Suggestiva, anche, la fotografia dei paesaggi marini e sottomarini che si susseguono per tutto il film.
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