Regia di Ruggero Deodato vedi scheda film
buon thriller del maestro Deodato dove l'ansia per il prossimo omicidio , non su l'assassino che è noto da metà film, si unisce all'angoscia per la malattia terribile che colpisce il protagonista e lo porterà ad una morte inesorabile.
infatti veniamo colpiti da questi omicidi sanguinosissimi che il maestro di Cannibal Holocaust non ha certo problemi a mostrarci in maniera violenta, quasi splatter da quanto sangue schizza, e pensiamo alla pazzia dell'assassino e patteggiamo x le vittime. Ma con l'andare della malattia,il suo invecchiamento veloce, il suo viso che si rovina, rughe e macchie copreono il corpo , è la pena che prende il sopravvento in noi e questa lotta interna ce la portiamo fino alla scena finale.
la protagonista è la sempre bella Edwige anche se qui ormai al limite massino di età per il ruolo e infatti pare che Deodato non la volesse ma le fu imposta.
resta un film particolare per i temi e il modo di raccontare una malattia attraverso un thriller.
ripeto:notevoli gli omicidi x la violenza,sono pochi ma violentessimi e quindi colpiscono ancora di piu...
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