La vita di Robert, pianista di successo, è sconvolta da una malattia rara e irreversibile. Robert reagisce con una catena di omicidi e tenta anche di eliminare una donna che aspetta un figlio da lui.
Il soggetto originale di Clerici e Mannino, modificato da Dardano Sacchetti e confluito ne Lo squartatore di New York (1982), trova sfogo nella versione originale fortemente voluta dai due sceneggiatori, anche produttori del film. Ruggero Deodato dirige (bene) un buon cast (Fenech, York e Pleasence) per un thriller a tratti davvero angosciante.
Perugia. Dopo l'esecuzione di un concerto tenuto dal pianista Robert Dominici (Michael York), una dottoressa viene brutalmente uccisa. In seguito anche Susanna (Mapi Galán), fidanzata di Robert, muore per mano di uno spietato assassino. Dato che questa volta la vittima era anche fidanzata del musicista, i sospetti dell'ispettore Datti (Donald… leggi tutto
buon thriller del maestro Deodato dove l'ansia per il prossimo omicidio , non su l'assassino che è noto da metà film, si unisce all'angoscia per la malattia terribile che colpisce il protagonista e lo porterà ad una morte inesorabile. infatti veniamo colpiti da questi omicidi sanguinosissimi che il maestro di Cannibal Holocaust non ha certo problemi a mostrarci in maniera violenta, quasi… leggi tutto
A 35 anni un pianista scopre di avere una malattia gravissima, che presto lo condurrà alla tomba. Si scatena perciò in una serie di omicidi apparentemente insensati, ma collegati da un particolare per lui fondamentale.
Un film molto comune. Confezionato in maniera ordinata, ma ben poco sorprendente: il solito thriller in salsa argentiana, con particolari bizzarri (l'arma… leggi tutto
Perugia. Dopo l'esecuzione di un concerto tenuto dal pianista Robert Dominici (Michael York), una dottoressa viene brutalmente uccisa. In seguito anche Susanna (Mapi Galán), fidanzata di Robert, muore per mano di uno spietato assassino. Dato che questa volta la vittima era anche fidanzata del musicista, i sospetti dell'ispettore Datti (Donald…
A 35 anni un pianista scopre di avere una malattia gravissima, che presto lo condurrà alla tomba. Si scatena perciò in una serie di omicidi apparentemente insensati, ma collegati da un particolare per lui fondamentale.
Un film molto comune. Confezionato in maniera ordinata, ma ben poco sorprendente: il solito thriller in salsa argentiana, con particolari bizzarri (l'arma…
Oggi è Giovedì Grasso, occasione per mascherarsi, dire bugie, mangiare bugie e vedere film ambientati a Carnevale. Che, per la verità, sembrerebbero pochi (almeno rispetto a quelli natalizi) e più thriller che…
Come tutti sappiamo la Roma cinematografica (e reale!) è composta di tanti stili architettonici.E non potrebbe essere altrimenti, visti i cambiamenti… segue
buon thriller del maestro Deodato dove l'ansia per il prossimo omicidio , non su l'assassino che è noto da metà film, si unisce all'angoscia per la malattia terribile che colpisce il protagonista e lo porterà ad una morte inesorabile. infatti veniamo colpiti da questi omicidi sanguinosissimi che il maestro di Cannibal Holocaust non ha certo problemi a mostrarci in maniera violenta, quasi…
Per Gautama l'incontro con la malattia - al pari di quello con la vecchiaia e la morte - fu decisivo per la comprensione dell'esistenza della sofferenza dell'umanità. Anche per il cinema, spesso, le cose van così e…
Che il genere cui è portato Deodato sia il sociologico è cosa nota a chi ragiona sul suo cinema! Già CANNIBAL HOLOCAUST era opera di denuncia mascherata da cannibal movies. Questo bel film del 1988 è invece una seria opera scientifica (una delle rare pellicole a parlare della sindrome di...bè quando mi ricorderò come si chiama lo scriverò,…
Trovato quasi per caso su un disperso canale satellitare, l'altro giorno ho visto questo "delitto poco comune" diretto dal Deodato post-Cannibal Holocaust. E devo dire che si tratta di un film decisamente noioso, che non coinvolge quasi mai lo spettatore (infatti non si riesce ad andare più in là di qualche omicidio "d'effetto"). Il cast è sempre quello: Donald Pleasance fa…
Un film di fine anni'80 che ha tutto di sorpassato, a cominciare dall'interprete principale, Micheal York che, come Edwige Fenech era di moda negli anni'70. Alla fine, "UN DELITTO POCO COMUNE" risulta un film tv da vedere in maniera distratta, anche se l'idea principale del serial killer che soffre di una malattia che lo invecchia velocemente non era male.
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Il soggetto originale di Clerici e Mannino, modificato da Dardano Sacchetti e confluito ne Lo squartatore di New York (1982), trova sfogo nella versione originale fortemente voluta dai due sceneggiatori, anche produttori del film. Ruggero Deodato dirige (bene) un buon cast (Fenech, York e Pleasence) per un thriller a tratti davvero angosciante.
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