Regia di Wolfgang Petersen vedi scheda film
Film di un genere che non amo particolarmente, che tuttavia mi ha appassionata.
Il suo ritmo costante, una recitazione convincente e una tensione psicologica efficace riescono a mantenere alta l'attenzione.
La trama parte un po' lentamente e, seppur magra e ridondante, è permeata da un velo di malinconia, speranza e mistero, perché sino alla fine, non si sa cos'accadrà, quindi, ci si emoziona in tanti momenti e l'adrenalina sale, soprattutto in quelle sequenze dal sapore un po' apocalittico.
L'attesa dello "speriamo che sopravvivano" è da dejà vu, perché ricorda quella vissuta durante la visione di "Titanic" di James Cameron, solo che gli elementi di effetto, in questo caso, sono minori e gravitano intorno a uno stesso punto sino a un finale tragico che spiazza - soprattutto se non si conosce la tragedia reale che ha ispirato la pellicola.
Un film godibile nell'insieme, ma privo di frasi memorabili - incluse quella del protagonista prima che venga travolto e affondato da delle grosse onde, che mi è parsa scontata e sterile - sebbene la messa in scena sia ben orchestrata e commovente.
C'è anche una storia d'amore, che nonostante non riempia il piatto nell'ostentare un romanticismo maledetto, si rivela coerente con il resto.
Tra gli attori spicca un George Clooney in gran forma e ben calato nella parte del capitano.
Un'opera nel complesso intensa e destinata a piacere a chi ama il genere "alta tensione".
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