Regia di Alfonso Arau vedi scheda film
Commedia malinconica e grottesca non del tutto riuscita, ma neppure così scadente come definita da alcuni. Gli spunti sono abbastanza originali e possono anche divertire parecchio se si apprezza l'humor nero. E' un film assai particolare, sempre in bilico tra dramma paradossale e satira ecclesiastica che mescola sacro e profano con uno stile un po' kitsch, ma al di là di quanto Woody Allen attore (e non regista questa volta) abbia voluto osare o meno, sinceramente devo dire che l'idea del dito medio miracoloso considerato santo (appartenente alla moglie fatta a pezzi dal protagonista Tex) che esaudisce i desideri di tanta gente comune alle prese con problemi di varia natura, mi ha fatto morire dalle risate.
Il cast è ben assortito ed offre una valida recitazione ed anche se la trama ha una partenza un po' lenta che non sembra promettere molto, pian piano acquisisce un buon ritmo dando vita ad una serie di scene esilaranti ed anche a qualche momento più serio e profondo, solo che ad un certo punto tutto si fa un tantino discontinuo, monotono e sconclusionato (l'epilogo non mi è piaciuto molto, lo ammetto).
Come storia ha veramente dell'assurdo e spesso è difficile prenderla sul serio, tipo quando Tex rivede la moglie morta che gli chiede perdono per averlo tradito quand'era in vita, però ha pure quel nonsochè d'intrigante che pregi e difetti a parte, lo rende un film in fin dei conti simpatico.
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