Regia di Roger Kahane vedi scheda film
Dare un' opinione a questo film non è facile...cercherò di essere comunque schietto Nella prima parte del film mi sono sentito perso, non riuscivo a trovare un filo logico e volevo quasi interromperne la visione, gettandolo nell'angolo degli incompresi.
Sottolineo "incompresi" perchè spesso e volentieri un film non è brutto ma semplicemente non riusciamo a capirlo e....ci è difficile comprendere ciò che il regista voleva trasmetterci.
Stesso vale anche per i quadri....Un quadro bianco con una macchia scura per molti può essere ridicolo e non avere significato....per pochi potrebbe rappresentare un pensiero intenso. Quello che noi chiamiamo "gusto" è il modo che abbiamo di interpretare le cose che osserviamo, in modo totalmente personale.
"Madly il piacere dell'uomo" è un quadro o se preferite un collage di atmosfere...sfumature...che hanno come scopo un certo tipo di piacere che per alcuni potrebbe essere perverso per altri particolare e....non sta certo a me schierarmi da un lato o dall'altro.
Cerco di osservarlo assaporando gli attimi senza preoccuparmi del significato della trama....un po' come se sfogliassi una rivista senza leggerla, cogliendo solo le immagini e qualche titolo.
La colonna sonora è molto bella e la fotografia particolare...questo mi aiuta a fare scorrere la pellicola con piacere scoprendo qualche particolarità.
In alcuni punti ad esempio mi accorgo che vengono sfruttate le dominanti tarando la telecamera in maniera inusuale....Scopro questa stranezza soprattutto in esterni dove alcune ambientazioni risultano fredde e una camicia bianca sembra azzurrina. In certi casi questo potrebbe risultare un errore ma....quando si parla di arte anche un errore può essere voluto ed avere uno scopo.
Ho anche notato alcuni piani sequenza fatti con mano ferma...con armonia e senza scatti, infine in una scena (quando le ragazze trasportano il crocifisso) il cameramen lavora a mano libera dal basso, in maniera particolare, sfruttando durante i movimenti anche il controluce. Io non ho avuto la fortuna di essere presente (ero appena nato) tuttavia posso tentare di immaginare...di fantasia.
Negli anni 90 una ripresa simile si faceva tenendo la telecamera con due mani, come se fosse un mitra....non avendo la possibilità di guardare nel mirino/monitor incorporato(troppo basso) si usava un visore esterno, volante o montato nella parte superiore della camera, dove solitamente si collega il faretto di emergenza.
Tutto questo senza stady cam....
Mi limito a dare tre stelle perchè comunque nonostante le qualità tecniche resta un film abbastanza complicato, che può essere capito da una piccola cerchia di persone e apprezzato da una ancor più ristretta percentuale di spettatori.
Avrei evitato certi riferimenti religiosi( varie scene con il crocifisso) che appesantiscono ulteriormente la visione di un film con un significato già sufficientemente trasgressivo.
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