Regia di Constance Meyer vedi scheda film
FESTIVAL DI CANNES 74 - SEMAINE DE LA CRITIQUE
L'approccio tra i due apparirà in dura salita, ma finirà per piegarsi ad una comune condivisione di problematiche legate proprio alla fisicità esuberante che entrambi si portano dietro, non senza frequenti imbarazzi, nonché problematiche di tipo logistico e sanitario.
Questo approccio sarà la molla più appropriata per far scattare l'intesa più perfetta e solidale, contro una società che giudica a prescindere ogni qualvolta non si rispettino i severi canini estetico/sociali imposti da un pensiero comune spesso crudele ed intransigente.
Alla sua opera prima, la interessante Costance Mayer azzecca un cast che più pertinente non potrebbe rivelarsi: la star numero uno del cinema francese nel mondo, ovvero Gerard Depardieu, negli ultimi anni sempre impegnato in personaggi che si mimetizzano nel modo più apparentemente fedele al proprio personaggio reale, o a quello che da esso traspare nell'immaginario pubblico.
Lo affianca la giunonica "guerriera" Déborah Lukumena, che conosciamo dai tempi del brillante e colorato Divines, e che a Cannes 74, nella sezione Quinzaine, era presente anche col brillante melò The Braves di Anais Volpé.
Una coppia all'insegna dell'opulenza più orgogliosa e vitale, in grado di fare faville e di giustificare la complessiva riuscita della commedia.
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