Regia di Arnaud Larrieu, Jean-Marie Larrieu vedi scheda film
FESTIVAL DI CANNES 74 -
Storie di strada in tempi di pandemia. Il cantante di strada conosciuto come Tralalà viene sfrattato dalla casa ovevive abusivamente e le strade di quartiere rischiano di diventare la sua nuova dimora. Un messaggio intrigante lasciatogli da una donna bella e misteriosa induce il cantante ad intraprendere un viaggio che lo condurrà sino alla città di Lourdes, ove incontrerà la donna ma questa non lo riconoscerà.
In compenso una gioviale albergatrice sessantenne riconosce in Tralalà il figlio scomparso anni prima, e lo adotta come suo, in un contesto ove il cantante riuscirà a ritrovare anche la sua vena artistica sciupata o smarrita per esigenze di puro sostentamento.
La vita da bohemien di un chitarrista sfortunato si eleva e ritrova l'armonia perduta, lungo un musical un po' farlocco ma carino che punta sulla poetica della povertà senza rinunciare al realismo di una pandemia che ha caratterizzato i momenti della messa in scena, che con i dovuti accorgimenti ha potuto quindi proseguire.
Un po' sciocchino come succede a molti musical, il film tuttavia vanta un cast di tutto rispetto, con un Mathieu Amalric particolarmente ispirato e piacevole, attorniato da star notissime oltralpe come Maiwenn, Melanie Thierry, Denis Lavant, Josiane Balasko, Galatea Bellugi e il regista ed attore Jalil Lespert.
Presentato fuori concorso a Cannes 74, e visto per la mia prima volta alla serata inaugurale serale, il film è stato accolto da ovazioni clamorose da parte del pubblico, particolarmente galvanizzato dalla presenza in sala di tutto il folto cast del film.
La regia è dei fratelli Larrieu, Arnaud e Jean-Marie, già artefici del discreto thriller in stile "friedkin" Love is the perfect crime, sempre con la coppia Amalric/Maiwenn Le Besco.
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