Regia di Laura Wandel vedi scheda film
Nora (Girard Voss) e Abel (Duret) frequentano la stessa scuola. Lei ha sette anni, lui ne ha appena qualcuno in più ed è continuamente vittima di atti di bullismo da parte di alcuni ragazzi più grandi. Non potendo più vedere il fratello ingiustamente vessato, si rivolge al padre. Ma la nuova situazione porterà solo a un ribaltamento del ruolo del ragazzino.
È imbarazzante esprimere giudizi severi su film come questo, che ha il merito di parlare di un problema attualissimo e quanto mai scottante nella società attuale, ponendosi - anche visivamente e letteralmente - ad altezza di bambino. Ma il problema sta nel teorema che caratterizza l'opera prima di Laura Wandel, chiaramente ispirata allo stile dei conterranei Dardenne, in ragione della quale esiste una irrevocabile trasmissibilità dei torti subiti. Ma se i contenuti vengono proposti con stazzonata elementarità, la forma - che reitera allo spasimo lo stesso schema - non è da meno, così che i settanta minuti di film sembrano durare il doppio. Molto meglio impiegarli andandosi a rivedere opere come Disconnect o Varde, che su quel tema hanno detto tantissimo e assi meglio.
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