Regia di Gerardo Vera vedi scheda film
VOTO : 6,5.
La seconda pelle del titolo si riferisce al cambio di vita che un padre e marito, apparentemente felice e completo con ciò che attorno gli ruota, si trova a vivere in seguito all’incontro, che sfocia in amore, con un altro uomo.
Il film narra dei sentimenti che questo rapporto scatena in una serie di personaggi coinvolti, a partire dalla moglie che ovviamente vive male la cosa, più che fosse stata un’altra donna a portarglielo via (e questa è una cosa che ho sempre pensato pure io).
Un film che alterna (soprattutto) dolore a momenti di felicità (un nuovo amore, una nuova vita che ricomincia, dove un io sottomesso trova finalmente campo) e lo fa con una confezione ben congeniata e che non può lasciare lo spettatore indifferente.
La sceneggiatura funziona grazie ad un felice equilibrio, mentre il cast è di buon livello, con attori che ben si son prestati alla storia.
C’è però qualcosa che manca per fare il salto compiuto ad un livello complessivo maggiore (il film richiama un certo cinema melodrammatico che altri han saputo sviluppare meglio a livello di sensazioni emotive, tratteggiando con maggior cura tutti i personaggi), ma ciò non toglie che sia una pellicola abbastanza riuscita e globalmente accattivante, perché affronta i temi nel contempo più semplici, ma anche tremendamente più complicati da vivere.
Tre stelle e mezzo.
VOTO : 6,5.
Un discreto ritratto, ma non affonda più di tanto il colpo.
VOTO : 6/7.
Prova convincente anche se in alcune scene è vittima del contesto.
VOTO : 6,5.
Brava.
VOTO : 6,5.
Discreto.
VOTO : 6++.
Soddisfacente.
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