Regia di Stephen Frears vedi scheda film
Nick Hornby è uno scrittore di grande successo e indubbio talento: fra i suoi romanzi, io ho letto "Non buttiamoci giù" (A long way down), che parla di cinque aspiranti suicidi che si trovano sul tetto di un palazzo per buttarsi e poi, dopo essersi conosciuti, decidono piano piano di cambiare le loro vite, dandosi coraggio a vicenda. E' un romanzo che non è stato ancora adattato per il cinema, e che probabilmente non rientra fra le prove migliori dell'autore, perchè appesantito da continui cambi di registro con ben 5 narratori che si alternano. "Alta fedeltà" non l'ho letto, mi sono limitato a vedere il film, dove comunque si ritrova perfettamente l'universo dell'autore, come in altre pellicole come Febbre a 90 ed About a boy. Il personaggio principale, gestore di un negozio di dischi musicali per intenditori, è un tipico eroe alla Hornby, con tutte le fisime e l'incostanza nel gestire le relazioni sentimentali che si trovano nelle pagine dello scrittore inglese: mi ha un pò sorpreso, però, il cambio dell'ambientazione da Londra a Chicago, poichè mi sembra che la materia narrativa e i personaggi di Hornby siano fortemente British, dunque difficilmente esportabili in altri contesti (e qui si aprirebbe un discorso sulla fedeltà alla fonte letteraria, che non sono in grado di affrontare). Venendo al film di Frears, è molto divertente, energetico, pieno di invenzioni di regia che a tratti danno nel surreale, coloratissimo e ben ritmato anche nella colonna sonora: in poche parole, un intrattenimento intelligente. Tuttavia, mi ha dato anche un'impressione di eccessiva frammentarietà, poichè la trama è continuamente inframmezzata da digressioni o flashback che spezzano la continuità della narrazione, con un gusto del compilare la propria "Top five" su qualsiasi argomento che sarà molto hornbyano, ma che dopo un pò tende a stancare anche lo spettatore meglio predisposto. Nel cast, John Cusack è trascinante con la sua simpatica faccia da schiaffi (e deve aver creduto tantissimo nel progetto, visto che l'ha anche prodotto e co-sceneggiato); fra gli altri, Jack Black provvede al lato comico più spinto e la danese Iben Hjeile è convincente nei panni della ex-fidanzata che ha piantato il protagonista, e che piano piano si rende conto del suo errore. Comparsate per Tim Robbins e Catherine Zeta-Jones.
voto 7/10
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta