Regia di Brian De Palma vedi scheda film
Ammettendo incongruenze di sceneggiatura,tipo l'entita marziana che dapprima stritola gli astronauti,poi avvia una benefica comunicazione con i superstiti,o ingenuita'notevoli(un astronauta si toglie il casco e si cristalizza,invece di esplodere,a rigor di logica,senza pressione),c'è anche da dire che si riconosce la mano di un regista dallo stile inconfutabile.Titolo di transizione,certo,"Mission to Mars":ma certe sequenze,come la danza in assenza di gravita'nell'astronave,l'arrivo del ciclone di sabbia nella prima parte del film,e la sequenza dell'arrivo degli eroi su Marte con la drammatica dipartita di uno del gruppo ,sono momenti di cinema di serie A.E contro il dilagante cinismo delle platee ,DePalma dribbla le accuse di "buonismo",approdando a una soluzione umanista che inverte in un certo senso il finale del "Pianeta delle scimmie",indicando che siamo nipotini dei marziani,pur confermando la teoria dell'evoluzione darwiniana.Come nei mitici "Fantastici 4" di Jack kirby e Stan Lee.
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