Regia di Matthan Harris vedi scheda film
Secondo lungometraggio di un attore, produttore, sceneggiatore e regista che riporta sullo schermo anche il nostro indimenticabile John Morgen (Giovanni Lombardo Radice), guardando in parte agli horror di Lucio Fulci sceneggiati da Dardano Sacchetti. Peccato che alle belle intenzioni non faccia seguito il talento.
La famiglia Richardson festeggia la gravidanza della figlia di 28 anni nel nord della California. La celebrazione viene interrotta quando un membro di un culto satanico, Aksel Brandr, fa loro una visita inaspettata. Aksel offre una grossa somma per l'acquisto della proprietà. Il rifiuto dell'offerta mette la famiglia al centro di una serie di maledizioni, i cui effetti inducono Richardson a cercare l'aiuto di Marybeth, una sacerdotessa che pratica magia bianca.
Baphomet: scena
Nell'horror collettivo German angst (Jörg Buttgereit, Michal Kosakowski, Andreas Marschall, 2015), segmento "Make a wish", compare Matthan Harris, attore che ha tentato nel 2012 il passaggio dietro la macchina da presa con The infliction, un thriller dall'esito fallimentare su un folle studente di medicina che rapisce, stupra e uccide giovani donne. A dire la verità con questo film, oltre a tentare la regia, Harris si è gettato a capofitto nel mondo cinematografico, ricoprendo anche i ruoli di produttore e sceneggiatore. Già nell'opera d'esordio compare Giovanni Lombardo Radice (aka John Morgen), volto associato alla vittima sacrificale del cinema splatter italiano e in particolare al mitico Paura nella città dei morti viventi (Lucio Fulci, 1980). Preambolo con elementi che convergono tutti in questo Baphomet, sorta di allucinante horror artaudiano dalle venature alla Lucio Fulci, con un sacerdote satanico e sanguinario (il nostro Lombardo Radice) che vuole impossessarsi della proprietà dei Richardson. Le motivazioni sono piuttosto vaghe e astruse ma per certi versi il clima assurdo e puramente fantastico sembra avere qualcosa delle sceneggiature scritte da Dardano Sacchetti per la "trilogia della morte" di Fulci.
Baphomet: scena
Diciamolo subito, a scanso di equivoci, Baphomet non funziona, non sfiora nemmeno lontanamente l'effetto dei titoli citati, tantomeno evoca quelle atmosfere raggelanti. Sembra più una brutta copia, realizzata ad omnibus, delle tre pellicole di Fulci, riuscita malamente a causa di elementi sviluppati in maniera del tutto illogica. A cominciare dal ruolo che Harris riserva a se stesso: Mark, il marito di Rebecca, assassinato e smembrato da due squali (!) solo per essere poi riportato in vita da una sacerdotessa che officia un rito di magia bianca. Se l'idea è suggestiva, la realizzazione è invece piuttosto deludente. I poliziotti che se lo trovano davanti dopo averlo visto seppellire non battono ciglio, come se avessero dimenticato che era morto! I sacrifici di sangue, i malefici e persino l'apparizione di Baphomet, nel rispetto dell'iconografia occultista un demone con un teschio umano (ma nel film si cita Satana), vengono trattati da Harris con allarmante semplicità e con ingenua tecnica, tanto che spesse volte il clima horror muta drasticamente in parodia. Ed è un peccato, perché gli elementi sembrano suggerire che ci troviamo di fronte a un ammiratore del cinema di genere italiano anni '80, forse non del tutto preparato, o meglio non portato, a metterli assieme in maniera coerente e funzionale.
Baphomet: Rebecca Weaver e Colin Ward
Baphomet: Giovanni Lombardo Radice
"La magia esiste. Chi può dubitarne quando ci sono gli arcobaleni e i fiori di campo, la musica nel vento e il silenzio delle stelle? Chiunque abbia amato è stato toccato dalla magia." (Nora Roberts)
Trailer
F.P. 09/06/2021 - Versione visionata il lingua inglese (durata: 72'04") / Data del rilascio USA: 08/06/2021
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