Regia di Bo Burnham vedi scheda film
Il comico e musicista Bo Burnham ha preso molto seriamente il lockdown del 2020. Lo dimostra in questo spettacolo, interamente scritto e ambientato all'interno di una stanza di casa sua.
Ogni spettacolo di Bo Burnham è sostanzialmente un aggiornamento. Un aggiornamento su ciò che si può fare su un palcoscenico, su come può svilupparsi un one-man-show, sulle infinite possibilità di intrecciare musica, (stand up e non solo) comedy, coreografie, luci, sui contenuti e al contempo sul mezzo. Perché all'ex ragazzino prodigio di YouTube piace sfondare continuamente la quarta parete e mostrare il dietro le quinte, spesso e volentieri soltanto per depistare lo spettatore e portarlo in un nuovo contesto da cui ricominciare. Come applicare tutto questo all'idea – banale e mostruosa allo stesso tempo: in tantissimi ci hanno già provato, nessuno ci è mai riuscito – di realizzare uno spettacolo all'interno di una stanza, con un solo protagonista? Inutile spiegare troppo qui: Burnham se ne viene fuori con l'ora e mezza di Inside, una sorta di diario del lockdown 2020 scritto e girato nel periodo di qualche mese, con il solo ausilio esterno (ben mascherato, in realtà) di una regia 'invisibile' che applica luci, movimenti di camera e montaggio laddove tutto questo serve, a smarcare il risultato dal minimalismo del prodotto da youtuber e a differenziare il materiale quanto basta per rendere Inside un contenitore variopinto e dinamico. Burnham è un genio, lo sa e ce lo dimostra puntualmente: anche questa volta. 7,5/10.
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