Regia di Julie Taymor vedi scheda film
Nell’epoca del basso impero, le truci vendette incrociate fra il generale Tito Andronico e Tamora regina dei Goti coinvolgono anche i rispettivi figli. Di Shakespeare il cinema non butta via nemmeno le briciole, quindi prima o poi doveva toccare anche a questa tragedia giovanile cupa, truculenta, eccessiva e fortemente influenzata da Seneca. Non ci si fa mancare nulla: uccisioni di ogni tipo, mutilazioni, stupri e antropofagia. L’ambientazione novecentesca ricorda molto quella del Riccardo III di Loncraine, e le scene all’EUR hanno una certa suggestione. Qualche eccesso kitsch è francamente ridicolo: i due pretendenti al trono che sfilano con le insegne giallorosse e biancazzurre, la canzone Vivere durante il banchetto finale; per fortuna almeno Raz Degan viene massacrato prima che possa aprire bocca. Film vigoroso, possente, ma due ore e mezza sono troppe.
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