La recensione su Titus

di supadany

8 stelle

VOTO : 7,5.

Devo dire che mi è piaciuto decisamente parecchio e che, ad oggi, lo ritengo il miglior film della Taymor, che poi ha cavalcato l’onda del successo in altri ambiti senza, almeno secondo me, riuscire a centrare l’obiettivo appieno (nonostante abbia sempre tanti sostenitori).

Qui siamo dalla parti della tragedia assoluta (poi ammetto candidamente la mia ignoranza completa del testo preso in esame), e spesso si va oltre le righe (violenza efferata) con dei rischi notevoli che, in alcuni (sporadici) casi, debordano verso un comico involontario.

Tralasciando ciò, che comunque ha un suo relativo (o per altri maggiore, si intenda) peso, il film ha dalla sua dei comparti tecnici di valore assoluto che peraltro non sono semplicemente marginali o riempitivi della situazione, ma valore aggiunto e costantemente presente nella pellicola in tutti i suoi frangenti.

Scene fortissime, scenografate in maniera a dir poco suntuosa (un Dante Ferretti in forma smagliante, ma non è strano ciò), con una fotografia che regala toni convincenti, sono all’ordine del momento ed anche le scelte attoriali sono assolutamente felici, sia per quanto riguarda i ruoli principali che per quelli secondari (qualità rara da riscontrare).

E così anche la durata estenuante (circa due ore e mezza), non è un difetto, ovvero non ci si annoia ed il tempo scorre senza tanti indugi.

Insomma un film difficile, criticabile forse, ma anche assoltamente affascinante.

Personalmente mi ha conquistato e quindi lo consiglio a chi voglia, con un po’ di coraggio, cimentarsi in una visione di questo film.

Su Julie Taymor

VOTO : 7,5.
Regia, secondo me, ammaliante, si avvale di comparti tecnici di valore assoluto, conosce la storia, si prende dei rischi, senza accontentarsi del facile, e questo è per me un merito aggiuntivo.
Molto bene.