Regia di Julie Taymor vedi scheda film
Due momenti di comicità involontaria su tutti: il RIDICOLO balletto iniziale dei soldati vittoriosi e i cortei (alla Peppone e Don Camillo) dei pretedenti al trono di Roma, accompagnati dai rispettivi sostenitori con le bandiere giallorosse (!!) gli uni e biancoazzurre (!!!) gli altri; dopo questo uno-due iniziale, mi sono presto pentito di aver chiesto il DVD in prestito ad un mio amico ma, stoicamente, sono andato avanti. Dimostrazione lampante di come un grande sceneggiatura e ottimi dialoghi (parliamo di Shakespeare, mica dei fratelli Vanzina) non sia sufficiente a salvare una pellicola dal naufragio, il film si dipana poi senza infamia nè lode, con dei momenti tetrali anche piacevoli e molto suggestivi ma rappresentando, nel complesso, un fallimento su tutta la linea (sto ancora cercando di dimenticare le imbarazzanti soluzioni visive usate per descrivere le visioni di Titus). Si salvano solamente Il seppur sempre/digrignante/come/Hannibal/Lecter Antony Hopkins, Jessica Lange, nei panni della regina Gota Tamora e l'ottimo Harri Lennix nei panni di Aronne.
Modernista.
Fuori luogo.
Pessima.
Streotipato.
Lasciva.
Convincente
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