Regia di Jack Arnold vedi scheda film
Gli aneddoti su Il mostro della laguna nera, magnifica incursione horror del cinema di fantascienza anni Cinquanta, sono numerosissimi, originati dalla sua statura di opera di culto tuttora fiammeggiante nell'immaginario cinefilo (e non solo per la valenza simbolica del mostro, assurto nel tempo al ruolo di vera e propria icona): Ingmar Bergman, ad esempio, se l'è fatto proiettare ogni anno il giorno del suo compleanno, Billy Wilder lo citò in Quando la moglie in vacanza (con Marilyn Monroe e Tom Ewell che escono da un cinema e lo commentano) e ci sarà pure un motivo se la classicità formale del film, il suo mix affascinante ed irresistibile di effetti speciali, suspense, esotismo, perizia tecnica e narrativa, abbia fatto sì che ad oggi, per una ragione o per l'altra, ancora nessuno (nonostante il coinvolgimento nel progetto di registi del calibro di John Landis, Peter Jackson e Guillermo Del Toro) sia riuscito a girarne il più volte annunciato e mai realizzato remake (gli ultimi rumors lo prevedono in arrivo nel 2011, con la regia di Breck Reisner, anche se è dal 2005 che l'Universal gli ha affidato l'incarico). Girato in 3D e tratto dagli specialisti Arthur A. Ross e Harry Essex (Destinazione Terra) da un soggetto di Maurice Zimm, che descrive le drammatiche avventure di una spedizione di biologi lungo il corso del Rio delle Amazzoni alla ricerca di un misterioso uomo-anfibio preistorico, costituisce uno dei gioiellini più riusciti di Jack Arnold (oltre che uno dei suoi maggiori successi al box office), un'opera elettrizzante e dalla trascinante tensione emotiva, appassionante nel ritmo serrato e nell'incedere coinvolgente degli sviluppi della trama, sorretta da un gusto e da una cura nella messinscena di sorprendente efficacia spettacolare. Senza contare i sottotesti politici e simbolici sviluppati tra le pieghe del racconto (dove sono i mostri veri?), l'apporto fondamentale dell'ottimo cast di interpreti (Richard Carlson, Julie Adams, Richard Denning, Antonio Moreno), le straordinarie riprese subacquee girate da James Curtis Havens e lo smagliante bianco e nero di William E. Snyder. Con due sequel: La vendetta del mostro (1955) e Terrore sul mondo (1956).
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