Regia di Jack Arnold vedi scheda film
Un classico (malgrado la bassa qualità) destinato a diventare (s)cult. Girato per sfruttare il 3D (all'epoca in voga) con target -di riferimento- adolescenziale.
Un gruppo di studiosi, biologi ed esperti di paleontologia, in missione nel Rio delle Amazzoni, si imbatte in una creatura preistorica, via di mezzo tra pesce ed essere umano, e in grado di vivere in acqua come in terra.
Il mostro della laguna nera (1954): Ben Chapman
Nel 1954 la Universal tenta di sfruttare la tecnica stereoscopica (il 3D) in ambiente subacqueo e, tardivamente -dopo Frankenstein, Dracula e l'uomo lupo- concepisce un nuovo "mostro". L'esperto di film di fantascienza, Jack Arnold, è ingaggiato alla direzione di un film banalissimo ma destinato ad un successo insperato.
Il mostro della laguna nera (1954): Ben Chapman, Julie Adams
Il buon riscontro di pubblico ne decreta, in breve tempo, lo status di icona e il look del mostro infetta ogni possibile articolo di sfruttamento (soprattutto giocattoli infantili e persino un flipper) arrivando a dare corso al classico merchandising americano, che diventa infine sinonimo di interesse commerciale a spese del lato artistico. Lato artistico che, detto in tutta onestà, non è affatto sfiorato da un film in grado di generare una noia mortale, con attori scadenti e colonna sonora stridente e fastidiosa che, iterata sino alla nausea durante le apparizioni della creatura, rasenta l'isterismo nelle disturbanti sonorità, vera e propria tortura per le orecchie dello spettatore costrette a subirle per oltre centotrenta volte!
Il mostro della laguna nera (1954): Julie Adams, Ben Chapman
Il sottotesto erotico -evidente quando il mostro nuota in maniera speculare sul fondo, mentre Julia Adams sfiora la superficie dell'acqua in controluce (e sembra senza costume)- non solleva dalla mediocrità un brutto film (il successo di critica e pubblico non ne sancisce per forza la qualità) che arriva a fatica a settantacinque minuti con lunghe, ripetute, estenuanti e inutili riprese subacquee, che rendono il girato più monotono di un documentario sulle alghe marine.
Il mostro della laguna nera (1954): Ben Chapman, Julie Adams
Sulla sceneggiatura -evidentemente in debito al tema universale de La bella e la bestia- poi è meglio stendere un pietoso velo di silenzio, per quanto elementare e priva di necessario approfondimento. Basterà riflettere sull'evento principale, ossia la manifestazione di una forma di vita primordiale che (letteralmente dal trailer) per milioni di anni è stata nascosta. E a chi si manifesta dopo tutto questo tempo? Ma ovvio: a dei paleontologi, ovvero studiosi di forma di vita preistorica.
Il mostro della laguna nera (1954): Ben Chapman, Julie Adams
Ora è evidente: il film nasce come cinema di serie b, per quanto semplice e privo di buona messa in scena (la regia è davvero mediocre e delle interpretazioni già s'è detto) e -miracolosamente- si trasforma in qualcosa d'altro, che va ben oltre le intenzioni degli stessi autori. Frutto certo anche di un buon battage pubblicitario, il successo del film da origine ad un nuovo "mostro Universal" che può contare su due seguiti (La vendetta del mostro e Il terrore sul Mondo) girati a distanza di un anno e via via peggiori (per quanto possibile) dell'originale.
P.s.: da tempo è giustamente in corso una fervente rivalutazione di pellicole altrimenti dimenticate, e si renderebbe necessaria anche una operazione -fatta con pura onestà intellettuale, contro la nostalgia e i ricordi del passato- che vada in direzione opposta e che ridimensioni il valore attribuito (talvolta in eccesso) a film che, forse, non lo meritano più.
Il mostro della laguna nera (1954): Ben Chapman, Julie Adams
In Dvd (ma pure bluray) nel catalogo Universal, casa prestigiosa che lo offre in una eccellente edizione audio video e con corredo di ottimi contenuti speciali, che vanno da un audiocommento (sottotitolato) ad un documentario (Ritorno alla Laguna nera) di oltre quaranta minuti. La versione si ferma al metraggio di 1h15m59s.
Il mostro della laguna nera (1954): Ben Chapman
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Mi smonti un mito! :)))
Ciao. Mi dispiace ma rivisto adesso mi ha fatto questa brutta impressione. Ho voluto provare a "resettare" il giudizio, privandolo dei ricordi nostalgici (visioni in tenera età nei passaggi tv) e considerandolo per quello che -oggi- provoca. Ovviamente rimane un mio giudizio che, mi rendo conto, va contro tutte le altre opinioni. Ma non ho lasciato che la totale approvazione modificasse la mia personale recensione. Ciao e grazie per il commento.
Io lo voglio vedere lo stesso almeno per capire dove è andato a pescare Guillermo Del Toro.
Ciao Roberto. Si tratta in effetti di un titolo storicamente significativo pertanto sì... la visione è di certo consigliata. Grazie per il commento...
Fabio
Ciao Fabio, l'ho visto quando avevo 13 anni, quindi non ho rilevato, nel lontano jurassico, tutti i difetti che tu hai elencato con certosina precisione.
Ovviamente, se lo rivedrò come penso, ne noterò ogni pecca, anche se continuerò a tifare per il "mostro"...
Grazie, Fabio, ti ho letto con grande interesse e altrettanto piacere. Antonio.
Ciao Antonio. In effetti a quello volevo alludere, al fatto che se ci guardiamo indietro tutto ci sembra migliore. Ma è solo un'illusione, una sensazione legata ad esperienze e vissuto personale. Certi film, rivisti con una maggiore consapevolezza... potrebbero fare una diversa impressione. A me, in questo caso, è successo questo. Grazie per il tuo passaggio da queste parti, e grazie per il commento, sempre molto gradito.
Ciao
Fabio
pur nelle sue ingenuita' mi era piaciuto (ma sono un fan del regista),qualcuno lo ha accomunato al film che ha vinto il Leone D'oro....non so se l'hai visto...grazie comunque del tuo parere.
Grazie a te Ezio. È sempre un piacere confrontarsi con te. Ed è un bene non avere sempre le stesse opinioni. Grazie per il commento.
Ciao
un film che va contestualizzato: riguardarlo "solo" con gli occhi di oggi sarebbe parziale
Certo Luigi. Questo è vero. Però anche ricollocandolo agli Anni '50 a me personalmente proprio non piace (né mi era piaciuto visto da piccolo), al di là del fatto che per tantissimi sia un film esemplare.
Ciao e grazie per il commento...
figurati: fai comunque certamente bene a difendere il tuo punto di vista, senza lasciarti condizionare dai commenti altrui!
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