Regia di Anthony Minghella vedi scheda film
Il talento di Mr. Ripley è un grande film che colpisce soprattutto per la messinscena del rapporto morboso tra i due protagonisti, interpretati dai giovani e bravissimi Matt Damon e Jude Law, i quali non appiatiscono mai i propri personaggi, donando loro profondità e spessore in una relazione amicale malata, che passa dalla dedizione al disgusto, dall'idolatria all'odio. La regia di Anthony Minghella è raffinata ed estremamente sensuale, capace di seguire ed inoltrarsi nello sdoppiamento psichico di Ripley (semplicemete iconico il suo riflesso sul pianoforte, il quale si divide dal "sé Greenleaf" per poi tornare a mettersi gli occhiali, come il citato Clark Kent), ma anche di rappresentare chiaramente una vicenda di inganno e doppio gioco, una tragedia sulla crudeltà e l'invidia.
Il talento di Mr. Ripley è un'opera capace di affascinare ed ammaliare lo spettatore, per poi scuoterlo ed immergerlo all'interno di un thriller congegnato alla perfezione, sempre sul punto di schiantarsi in un vicolo cieco che, a sorpresa, viene eluso da una feroce satira sociale: ritrovatisi nell'Italia bucolica di fine anni '50, "paese di selvaggi", nessun esponente della classe dirigente americana riesce ad afferrare la verità che si trovano continuamente davanti; per negligenza, supponenza o amore che sia, vivere di una falsa credenza è meglio che impazzire di fronte all'inaccettabile realtà dei fatti. E chi l'ha apparentemente vinta, invece, è destinato a farsi logorare dalla colpa, senza possibilità di salvezza.
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