Regia di Anthony Minghella vedi scheda film
Se sulla pagina scritta Tom Ripley era sostanzialmente uno che considera l'omicidio la via pratica al benessere,Minghella ne fa un assassino addolorato,che uccide perche'rancoroso,per sopravvivenza o per drammatica scelta.Il suo talento,è,appunto poter sembrare qualcun altro,mentre lui non si sente neanche se stesso.In una cornice lussuosamente retro',abbiamo l'occasione di rivedere l'Italia negli stereoptipi piu'amati dagli americani,con la Vespa e le vacanze romane.Il che amgari,ci puo'fare anche ridere,e talvolta offendere,per la grossolanita'di base.Escludendo cio',va deto che l'autore del "Paziente inglese" da' alla storia del suo assassino cortese una confezione elegante,una buona elaborazione dei tre personaggi principali,e un'agghiacciante resa dei delitti commessi."il talento di Mr.Ripley" ha un minutaggio anche troppo robusto,e in effetti conosce una fase di stallo nella parte veneziana,a tre quarti di proiezione:c'è molto Hitchcok,comunque,per tempi,sottigliezza della tensione e nella misoginia sostanziale del racconto.
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