Regia di Anthony Minghella vedi scheda film
Tom Ripley (Matt Dillon) è un giovane americano che, per sbarcare il lunario, suona il piano dove capita. Un giorno, del tutto casualmente, conosce un signore facoltoso che lo ingaggia per una missione particolare: dovrà raggiungere suo figlio Dickie (Jud Law), il quale si trova in Italia a sperperare denaro insieme alla fidanzata (Gwyneth Paltrow) e convincerlo a ritornare a casa. Quando Tom raggiunge Dickie, invaghitosi di lui, cerca di introdursi sempre più nella sua vita, fino a quando Dickie si stanca e cerca di liberarsi dal nuovo invadente amico. A quel punto, Tom lo ammazza e, non pago, assume la sua identità.
Traendo punto da un famoso romanzo di Patricia Highsmith, Anthony Minghella mette in scena un thriller cupo e affascinante, sorretto da un grande cast (oltre ai già citati attori, compaiono anche Cate Blanchett e Philip Seymour Hoffman, per non parlare di molte comparsate come quella di Sergio Rubini e Stefania Rocca) assai ben diretto. La fotografia dei luoghi, in Italia, in cui si svolgono le vicissitudini dei protagonisti, è ben curata e suggestiva. La tensione sale, di scena in scena, e non cala mai fino alla fine. Questi indubbi pregi fanno passare in secondo piano alcuni limiti di una sceneggiatura, non sempre credibile dal momento in cui Tom assume l’identità di Dickie e, attraverso infiniti maneggi, riesce a ingannare amici, conoscenti, e persino la polizia. Nel complesso, un film ottimo, un thriller d’autore con i fiocchi.
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