Regia di Sean Baker vedi scheda film
Ciminiere, impianti petroliferi, manifesti di Trump, petroliere e prati ben tenuti che sostengono casette colorate e periferie fatiscenti: Sean Baker ambienta in Texas, quello che si affaccia sul golfo del Messico, una storia alla Mike Leigh, una commedia acida e triste, divertente e decadente. Il protagonista è un eccellente Simon Rex, attore porno in disgrazia (lo è stato anche nella vita, oltre a essere un rapper), dall'eloquio fluviale con cui cerca, sempre, di sistemare ogni guaio, circuendo chiunque gli giri intorno. In questo caso, tornato alla cittadina natale di Texas City (esiste, esiste sul serio), squattrinato e senza un posto dove andare, riesce a piantare le tende dalla ex moglie e dalla suocera, cercando di vivere alla giornata. L'incontro con un'adolescente particolarmente disinibita gli mette in erezione non solo l'uccello ma anche il "sogno americano" di tornare a fare soldi facili in California. Ovviamente le cose non andranno esattamente così ma l'affresco dell'America trumpiana tratteggiato da Baker, è splendido e mortale, con queste figurine disperate che si muovono costantemente sugli sfondi di cui sopra, detriti umani senza alcuna speranza e senza alcun futuro. Nemmeno Strawberry, la ragazzina, ha sogni così importanti se non quelli di essere una ricca Lolita nel mondo del porno. Eccellente tutto, una commedia che gira oliata alla perfezione, grande riprese cinematografiche, ottima fotografia: Baker è un autore che oltre a Mike Leigh porta anche a Harmony Korine. Ottimo film.
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