Trama
Anas, ex rapper, è impiegato in un centro culturale in un quartiere popolare di Casablanca. Incoraggiati dal loro nuovo professore, i giovani cercheranno di liberarsi dal peso di certe tradizioni per vivere la loro passione ed esprimersi attraverso la cultura hip hop.
Curiosità
LA PAROLA AL REGISTA
"Casablanca Beats è nato dalla voglia di fare un film in grado di dare voce ai giovani. Tale desiderio è legato molto alla mia storia. Da adolescente, negli anni Ottanta, ho cominciato a riflettere sul mondo grazie a un centro socio-culturale per i giovani. Attraverso l'arte e la cultura, ho imparato a raccontare e ad amare chi ero. Nel mio percorso e in quello di molti miei amici dell'epoca, questi posti sono stati decisivi. Ci è stata data fiducia, abbiamo imparato a confrontarci e ci è stato concesso il giusto spazio... ma, soprattutto, ci è stata data la libertà di raccontarci e di ascoltare l'altro. Anni dopo ho girato Ali Zaoua, prince de la rue a Sidi Moument e in seguito Les chevaux de dieu, e mi è venuta voglia di lasciare un segno nel quartiere, alla periferia di Casablanca. Ho così creato la fondazione Ali Zaoua per far nascere centri culturali in Marocco e offrire ai giovani la stessa opportunità che ho avuto io quando ero bambino. Abbiamo finora contribuito all'apertura di 5 centri e quello di Sidi Moumen, che è nel film, è stato il primo. Creando questi centri e facendo un film, voglio rendere omaggio a tutto ciò che questi luoghi mi hanno dato e mi danno ancora oggi.
Poco dopo l'apertura del centro, un giorno mi è presentato un ragazzo di 25-26 anni, non di più. Si è presentato come un ex rapper, un mondo che si era lasciato dietro. Era però arrivato al centro con la voglia di trasmettere quello che aveva ancora dentro e ci ha proposto un programma incentrato sull'hip hop, dei corsi per insegnare ai giovani a esprimersi e a scrivere della propria vita. E così Anas è diventato il personaggi centrale del film. L'ho osservato per un anno alle prese con i giovani, l'ho visto sul campo e ho potuto constatare come li ha fatti lavorare, scrivere e riscrivere, infondendo fiducia in loro. Hanno anche tenuto un concerto e ho pensato fossero fantastici. Erano talentuosi, usavano le parole giuste per esprimere quello che vivevano quotidianamente e parlavano di loro, dell'epoca che vivevano, della società, di tutto. Mi hanno commosso più di quanto immaginassi. Mi sentivo come quando negli anni Ottanta ero adolescente. I tempi però non sono gli stessi, ovviamente, e nemmeno il Paese lo è. Eppure, vivevano gli stessi problemi che ho vissuto io durante l'infanzia. Ho capito i loro desideri, le loro frustrazioni, i loro dubbi e i loro sogni. Grazie al rap, avevano trovato finalmente il modo di farsi sentire. E sono diventati i protagonisti di un film.
Casablanca Beats è una commedia musicale. La musica permette di avere accesso all'intimità dei personaggi, di avvicinarsi a loro e di capirli meglio. Come in un musical, c'è la storia principale - la vita quotidiana della classe, il lavoro e le discussioni - ma un'ambientazione più naturalistica e una regia più "improvvisata", che dà l'illusione del documentario".
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