Regia di Dominic Sena vedi scheda film
Per l'industria hollywoodiana accettare un atipico è cosa strana: può andar bene per Terrence Malick, che è uno fuori dagli schemi e chiaramente non diretto alle grandi masse, ma per un regista di action-movies Dominic Sena è davvero un bizzarro. Autore di un "Gone in 60 seconds" nel 1974, non girò altri film fino al 1993 di "Kalifornia", tra quelli che lanciarono l'astro di Brad Pitt, e poi nient'altro sino al remake della pellicola del '74, stavolta con un cast di nomi pesanti al botteghino, per proseguire l'anno seguente con "Codice Swordfish" e poi nuovo fermo. Dei pochi lungometraggi realizzati da Sena, questo è il meno felice: ruota tutto intorno alle capacità di furto d'auto del protagonista, un imbiondito Nicolas Cage, e sa di tirato via in sceneggiatura, salvo qualche brano di cinema d'azione tutt'altro che da buttare via. Credibilità della trama piuttosto scarsa, vedere quando il personaggio di Cage chiede a mammà se deve rubare il gran numero di auto che i suoi ricattatori gli hanno richiesto o lasciare il proprio fratello nelle loro mani (risposta della genitrice: "Sai quello che devi fare"...), e quasi tutti gli interpreti, Duvall compreso, presenti per onor di firma e di riscossione cachet: non esattamente un bel film.
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