Regia di René Clément vedi scheda film
La sceneggiatura di René Clément e Paul Gegauff esalta soprattutto la diabolica determinazione con cui il protagonista pianifica le sue azioni, giocando sul proprio fascino e la propria capacità di relazione, in un crescendo pirandelliano di situazioni sempre più rischiose.
Philippe (Ronet), rampollo di una facoltosissima famiglia americana, spreca il suo tempo tra vacanze effimere in Italia e femmine da rincorrere. Il padre decide allora di portarlo a più miti consigli, inviandogli Tom (Delon), un suo ex compagno di studi, affinché lo possa convincere. Abbagliato da tanto sfarzo e ricchezza, Tom erige un piano per appropriarsi dei beni di Philippe nonché della sua fidanzata (Laforet), uccidendolo e vivendo la vita dell'amico.
Prima trasposizione cinematografica del best seller di Patrica Highsmith, Il gioco di Ripley (seguiranno L'amico americano di Wenders, 1977; Il talento di Mr. Ripley, di Anthony Minghella, 2000 e Il gioco di Ripley di Liliana Cavani, 2002). La sceneggiatura di René Clément e Paul Gegauff esalta soprattutto la diabolica determinazione con cui il protagonista pianifica le sue azioni, giocando sul proprio fascino e la propria capacità di relazione, in un crescendo pirandelliano di situazioni sempre più rischiose.
Una nota a latere la merita l'ambientazione (in parte) romana, con la città eterna ripresa in modo tutt'altro che scontato.
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