Regia di David Hogan vedi scheda film
Il sergente James Dunn, eroe di guerra, è condannato alla sedia elettrica per aver ucciso un suo superiore. Mentre attende l’esecuzione, l’emissario dell’organizzazione militare segreta “Black Sheep” gli prospetta la libertà in cambio di un favore: l’assassinio di un industriale al centro di un commercio clandestino di armi biologiche. Sembra uno scambio accettabile e invece il sergente si trova coinvolto in un intrigo che lo vede accusato dell’omicidio della First Lady. L’unico mezzo per uscire da quella situazione consiste nell’aiuto di un “testimone involontario”, una dottoressa in possesso di un video amatoriale in grado di scagionarlo. Per dimostrare la propria innocenza, Dunn rapisce la testimone e inizia una lotta contro oscuri e potenti nemici. Il tema della cospirazione di apparati deviati dello Stato non è una novità per il cinema americano, ma è un genere in cui difficilmente riesce a dare il meglio di sé, e a questa costante non sfugge “Testimone involontario”. Neppure l’apprezzabile action e la fisicità di Keenen Ivory Wayans, stavolta alle prese con un ruolo drammatico, riescono a occultare la fragilità di una sceneggiatura debole e confusa.
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