Regia di Giacomo Franciosa vedi scheda film
La vita e le opere di padre Gabriele Amorth, il più noto esorcista della Chiesa cattolica, raccontate da lui stesso in una lunga e approfondita intervista.
Al netto di una fama controversa e di mille inevitabili polemiche, il personaggio di padre Gabriele Amorth è senza ombra di dubbio non solo interessante, ma proprio unico nel suo genere: un esorcista celeberrimo a livello planetario che ha operato nel nome della Chiesa cattolica per una trentina d'anni, fermamente convinto della presenza di Satana in Terra e della possibilità, chiaramente, di poterlo scacciare con adeguati rituali. A dire il vero in questa lunga intervista è lo stesso sacerdote a spiegare che la stragrande maggioranza dei cosiddetti 'posseduti' sono in realtà malati di mente, persone facilmente impressionabili o semplici mitomani; ma sottratto quell'abbondante 90% di casi, il resto è effettivamente opera del Maligno. E Amorth lo ha fieramente combattuto, nonché descritto in una serie di libri. Il fascino del personaggio è ben supportato in effetti dalla sua loquacità; Amorth ha una parlantina rapida e precisa, coglie immediatamente il punto e lo mette a nudo in maniera laconica, senza tanti giri di parole. Questo documentario precede di un paio di anni l'uscita di The devil and Father Amorth (2017), girato da William Friedkin, ovvero il regista de L'esorcista (1973). Giacomo Franciosa, a dimostrazione della sua predilezione verso i personaggi un po' fuori dagli schemi, aveva già diretto Il ribelle (2010) con e su Fabrizio Corona; un'ora scarsa di durata. 6/10.
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