Regia di Gérard Kikoïne, Michael Goritschnig vedi scheda film
Una delle più divertenti produzioni Alpha France, diretta con stile e con un cast di attrici eccezionalmente belle (compresa l'americana - in trasferta - Desiree Cousteau). Sceneggiatura volutamente surreale, alla quale ha contribuito anche Claude Mulot. Brigitte Lahaie ne è la splendida protagonista.
Parigi. Al giornalista Richard (Richard Allan) viene chiesto di scrivere una storia stimolante sulle ragazze squillo, ma non ha alcuna ispirazione e non sa da dove cominciare. Quindi pensa di chiedere a Madame Brigitte (Brigitte Lahaie) - escort che gestisce l'agenzia "Paris Tel 666" - di informarlo ogni volta che manda una delle sue ragazze a un cliente. Karine (Karine Gambier), Marianne (Morgane) e Carole (France Lomay) vengono quindi pedinate maldestramente da Richard. La sfortuna e la goffaggine gli impediscono continuamente di registrare gli amplessi delle ragazze sulla sua cassetta.
N.B.: recensione riservata a utenti maggiorenni e interessati al cinema per adulti.
Call girls de luxe: scena
Una delle più divertenti produzioni Alpha France, con un cast di pornostars incantevoli tra le quali, oltre a quelle indicate nella sinossi, Cathy Stewart (in una sequenza al centro massaggi e, in flash back, come cameriera) e la splendida Desiree Cousteau (ipersensuale, con corsetto nero), presente quando Richard si reca direttamente alla sede del "Paris Tel 666" sperando di riuscire, inutilmente, nel suo obiettivo.
Enquêtes (sondaggi in francese) è un hard di alta qualità, con una sceneggiatura volutamente surreale, alla quale ha dato contributo anche Claude Mulot. Le registrazioni audio di Richard sono prive di logica (intende infatti riprendere le ragazze durante gli amplessi), come le varie disavventure che gli impediscono di portare a casa il risultato. Ma la storia, in un contesto così eccentrico, funziona comunque alla grande.
Call girls de luxe: Brigitte Lahaie
Finale altamente suggestivo, con Brigitte in confessionale (!) che racconta di un suo rapporto con un androide (nella realtà un mimo). La regia di Gérard Kikoïne, anche coinvolto nell'editing, al solito risalta rispetto alla media. Completano il film una fotografia ottima, la musica avvolgente (anche se limitata a due brani elettronici, con uno in prevalenza ripetuto senza sosta), costumi curati (per quanto pur poco le attrici recitano coperte) e interpretazioni divertite, con partecipazione del cast artistico che sembra andare oltre a una prestazione di pura finalità economica. Un hard che certifica la superiorità, in questo settore e in quegli anni, della Francia rispetto alle altre nazioni (America compresa) e che supera alla grande le più scialbe, meccaniche e apatiche produzioni attuali. In Call girls de luxe il sesso - per quanto vero motore della narrazione - è sviluppato comunque con ironia, all'ombra di una storia debole ma presente. Un ottimo esempio di film per adulti realizzato quando dietro la macchina da presa c'erano veri registi, e davanti attori (anche) porno.
Call girls de luxe: Brigitte e l'androide fuori controllo
"Aveva una sensualità capace di strappare dolcemente, a una a una, le sottili membrane che avvolgono il cuore umano." (Haruki Murakami)
N.B.: il seguente video è riservato solo ed esclusivamente a un pubblico adulto
Call girls de luxe (Gérard Kikoïne, 1979) - Clip
F.P. 03/06/2021 - Versione visionata in lingua francese (durata: 68'08")
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