Regia di Bruno Corbucci vedi scheda film
Nico Giraldi triste e depresso, scaricato dalla polizia, che rimugina in macchina. Parte L'italiano di Toto Cutugno: rinasce nel poliziotto burino (il buono ignorante, il cuore d'oro dai modi arroganti e cafoni, il bruto con sentimenti) la voglia di vivere e di dimostrare chi lui realmente sia. Un italiano vero, appunto. Tante parole e tanti fatti, ma per lo più puramente ornamentali, ostentazione di una presenza fisica e di spirito eccellente (in quantità e basta, sia chiaro): una presunzione che viene infine premiata dalla buona sorte e porta alla felice risoluzione del caso, con tanto di inseguimento finale su monoposto lungo le strade di Roma. Giraldi come l'italiano medio? Perchè no. La storia è poca roba e tutto prosegue sui consolidati binari della serie, qui al penultimo episodio. Jimmy il Fenomeno verso l'inizio compare al commissariato, arrestato perchè emetteva troppi peti in un bus. Il che la dice lunga sul livello culturale del prodotto.
Un incidente in pista stronca la vita di un pilota di formula uno. La polizia sospetta si tratti però di omicidio: viene incaricato di indagare sul caso l'ispettore Giraldi, burino fatto e finito. Con i suoi modi spicci e la scarsa propensione alle regole, Giraldi riesce perfino ad essere cacciato dalla polizia, proprio quando è ad un soffio dalla soluzione... Ma il riscatto non tarda a venire.
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