Regia di Spike Lee vedi scheda film
In questo monologo di stand up comedy Katt Williams, scatenato quanto mai, parla a ruota libera di neri, di omosessualità, del Papa, della fede in Dio, di poliziotti e di sesso con persone molto più grandi o molto più giovani.
Senza dubbio la personalità non manca a Katt Williams, comico afroamericano che incarna fieramente tutti gli stereotipi del suo personaggio. Fin dall'entrata in scena il suo atteggiamento va al di là di qualsiasi equivoco: sul palco ci sono delle ballerine scosciate (rigorosamente di colore) e persino una tigre in gabbia (!), mentre il Nostro compare saltellando con indosso una pelliccia bianca da vero 'pimp'; in sottofondo un brano rap che rende la scena molto più simile al videoclip di un gangsta rapper che all'inizio di un monologo di stand up comedy. Nel 2014 Spike Lee decide di girare due special comici: questo è uno dei due; l'altro è quello di Jerrod Carmichael (Love at the store), personaggio totalmente all'opposto di Williams: riflessivo, pacato, ma sempre pungente. Anche Katt Williams punge, ma lo fa con tutt'altro stile, in maniera diretta e senza tanti giri di parole. I suoi argomenti sono forse un po' prevedibili, ma li affronta a volto scoperto, in modo davvero spudorato, suscitando spesso una sana risata di pancia; non può mancare una parte di monologo sulle difficoltà che comporta l'essere neri negli Stati Uniti, ma tra gli altri temi lo spettacolo tratta anche la religione, il sesso e l'orgoglio patriottico. Katt Williams non vuole certo passare inosservato e non potrebbe in alcun modo farcela; spesso però le sue bordate vanno un po' a vuoto, sanno di già sentito, di scarsamente originale. 5,5/10.
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