Regia di Jane Campion vedi scheda film
"Holy smoke" è indiscutibilmente un film interessante
che mette a confronto due territori, due nazioni, che
hanno subito l'influenza e il dominio della cultura
anglosassone ma hanno poi trovato destini opposti,
poichè l'India, descritta nella prima parte, si è liberata
da quell'antico giogo traendone gli aspetti più interessanti
che sono la lingua e l'organizzazione gestionale, non è un
caso che Ruth la protagonista durante una vacanza rimanga
ammaliata dalla spiritualità indostana al punto da non voler
fare ritorno nella patria Australia dove l'english way of life
ha quasi completamente cancellato l'identità aborigena del
continente nuovissimo, sua madre parte intenzionata a
riportarla a casa ed è emblematica la scena in cui ha un
collasso travolta dalla canicola dei vicoli e dai suoi pressanti
abitanti, come a simboleggiare che il perbenismo inglese
non ha potuto sostenere un misticismo così forte e un
etnia così numerosa.
Il rientro in Australia le viene imposto per recuperare
il suo equilibrio, secondo famigliari ed amici perduto,
anche se Ruth sembra aver trovato la luce interiore,
è a questo punto che entra in gioco PJ, un esperto in
casi di sconvolgimento spirituale, purtroppo è anche a
questo punto che il film inizia a sfilacciarsi e a perdere
credibilità perchè fra Ruth e PJ ritiratisi in una casa
nell'outback l'attrazione comincia ad aumentare ma non
c'è poesia, non c'è affetto, c'è solo sesso e Ruth sembra
essere più forte caratterialmente del suo diciamo "sanatore"
che subirà un influsso spirituale dalla ragazza tanto sconvolgente
quanto quello subito da lei in India.
Il finale è moscio e leccato.
La cosa migliore del film è a mio avviso la regia della
Campion che dimostra di saper dirigere ottimamente
anche degli attori non troppo dotati e di saper spremere
un po di tensione da uno script piatto, la sua portavoce
tra i frames è una Winslet a briglia sciolta, disinibita e
sfrontata da prova di saper recitare non solo ruoli da
santarellina ma anche una riottosa ragazza aperta a
tutte le esperienze e le scene di sesso con Keitel ne
certificano la validità, il difetto è come detto un copione
diseguale con qualche forzatura come il già citato finale
e la prova di Harvey Keitel a mio avviso pessimo, legnoso,
inadatto a questo ruolo anche se ragionandoci sopra
non so dire chi mi sarebbe piaciuto vedere al suo posto.
La sufficenza è stiracchiata perchè il film è in calando.
Harvey Keitel
Che iddio la benedica! Recita a tutta birra e ci mostra anche i frutti della sua terra, a me piace come donna perchè c'ha il fianco abbondante.
Inappropriato, pessimo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta