Regia di Jane Campion vedi scheda film
VOTO : 6/7.
Questo film mi ha fatto capire che nelle multisala è meglio guardare solo le solite cose (a meno che non ci si possa andare solo nei pomeriggi dei giorni dei feriali); di tempo ne è passato ormai parecchio, ma non mi dimenticherò mai i commenti ad alta voce, stridenti, fuori luogo, costanti e ripetuti, durante le scene più eccessive e rischiose, che in ogni caso (critiche a parte), non si meritavano di certo commenti così strombazzati e maleducati (sala piena, soprattutto di cafoni probabilmente arrivati solo richiamati dalle grazie esposte della Winslet).
Il film di Jane Campion, presentato al Festival di Venezia nel 1998, non è certo il prototipo ideale del film perfetto, ma ha una grande dote, ovvero mostrare l’importanza dei sentimenti e delle pulsioni, la cui assenza dalla quotidianeità è fin troppo marcata.
Così la protagonista (Kate Winslet) si reca in India per scoprire la propria spiritualità e rimarrà plagiata dal carisma (e non solo …) del guru conosciuto sul luogo.
La preoccupata famiglia si affiderà ad un “santone” (Harvey Keytel, richiamato giustamente dalla regista dopo l’indimenticabile performance in “Lezioni di piano”) per riabbracciare la figlia, ma quando questo la conoscerà, riuscirà sì a liberarla da lui, ma sarà anche conquistato dalla sua sensualità, rimanendone rapito, cambiando i piani iniziali.
Diciamo che il film lascia più di un dubbio, ma anche, se non di più, che vale la pena di fidarsi di un’autrice che, da donna, conosce quello che racconta.
Infatti la storia è decisamente intensa, a tratti forse un po’ morbosa, in altri confusa e vagante nel limbo, ma comunque sostanzialmente ammagliante ed in grado di rapire l’attenzione.
Insomma, è un film imperfetto quanto valido, consigliato per chi ricerca il trasporto senza accontentarsi della solita routine.
Scusate se è poco.
VOTO : 6/7.
Discutibile, ma anche ricca di particolari in grado di impreziosire il film e soprattutto ha il merito di aver confezionato un prodotto anomalo e, almeno in parte, affascinante.
VOTO : 6/7.
Brava e coraggiosa, ma entrambe le cose ormai si sanno, in un ruolo che esce dai soliti schemi, dove riesce ad essere intensa e a rendere interessante il suo personaggio.
VOTO : 6,5.
Torna con la Campion dopo "Lezioni di piano" ed il ricongiungimento porta buoni frutti.
Solido ed alternativo.
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