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La cena dei cretini

Regia di Francis Veber vedi scheda film

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La recensione su La cena dei cretini

di cazzeggiatore del millennio
8 stelle

Commedia da camera leggera e crudele.

Pierre è invitato ad una cena molto particolare tra gente, come lui, di alto rango, unico particolare, deve portare con sé un povero scemo da prendere in giro; fortunatamente per lui si presenta François, un cretino – ma proprio un cretino – che gliene farà passare di tutti i colori.

Francis Veber qui ci porta in una Francia irresistibile, dinamica e moderna, nella quale si muovono figure però completamente fuori contesto che vi si vorrebbero inserire a tutti i costi ma non essendone palesemente pronti finiscono inevitabilmente male, non conoscono il contesto di un mondo che va in una direzione cozzante con un’antica cultura la cui aleggiante presenza porta alla nevrosi di quelli che sono in sostanza bambinelli disadattati. Così abbiamo Pierre che si circonda dal lusso creando un’immagine forte ma fittizia; François che invece si è inserito nella società ma a suo modo; Christine che invece quella vita la rifiuta violentemente; Lucien che della società ne è praticamente un basso divoratore, cinico e senza scrupoli.

Film strano a vedersi per un pubblico come il nostro abituati come siamo a gag demenziali messe una dietro l’altra, qui la costruzione è fondamentale e quelle gag sono veri e propri sviluppi di una trama che finisce spesso e volentieri nel grottesco più nero; un film come ce ne dovrebbero essere a centinaia perché fatto di regia, poteva tranquillamente essere un thriller o un dramma volendo, non sono gli eventi a definirlo infatti ma l’approccio stesso, la tecnica. Così i ruoli si intersecano in modo coerente ma complesso, approfondendo quella spietata visione su una parte della società controversa: Pierre è cattivo ma bello e scaltro mentre François è buono ma brutto e casinaro, sembra tuttavia facile orientarsi dato che ciascuno di noi sa distinguere il bene dal male seppur magari – singolarmente a proprio modo – anche con malizia e spirito di contraddizione; eppure siamo messi in una posizione scomoda perché il buon François è veramente un cretino ed il povero Pierre ne subirà suo malgrado le conseguenze. La prima cosa che si fa guardando un film è immedesimarsi, vi assicuro che qui farlo è impossibile, un’opera veramente unica.

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