Regia di Roberta Torre vedi scheda film
Colorato, allegro, (auto)ironico, tragicomico, questo lavoro si propone come una rilettura postmoderna sui generis di Giulietta e Romeo. Opera seconda della Torre, conferma il buono dell'esordio (Tano da morire), pur mostrandosi meno estremo, meno azzardato e probabilmente per forza di cose meno originale. Ciprì fotografa con la consueta, impeccabile vena a cavallo fra malinconia e grottesco; bravo Little Tony a prendere in giro sè stesso. Ad ogni modo, oltre al parodistico ed oltre al trash-per-il-trash, non molto rimane.
Palermo, giorni nostri. Il contrastato amore fra Giulietto, aspirante cantante con la fissa per Little Tony, e Romea, prostituta africana sua vicina di casa. A mettere i bastoni fra le ruote ci penseranno le zie di lui e le amiche/colleghe di lei. Epilogo tragico.
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