Toni Giulietto è uno scalcinato cantante di feste di piazza e Romea una prostituta nigeriana che esercita la sua professione sul lungomare di Palermo. Il destino fa si che Romea vada ad abitare in un basso sotto il balcone di Giulietto. È subito amore e subito guerra tra le terribili zie di Toni che non vogliono lasciare il nipote nelle grinfie di Romea e le amiche di quest'ultima.
Note
La voce narrante del secondo film di Roberta Torre cerca di ricomporre un puzzle che stupisce meno del film d'esordio e che appare più disgregato e meno felice.
La Torre non si ripete dopo l' eccezionale precedente. Sforna un film comunque credibile nella sua paradossalità, forse adesso troppo kitsch per sembrare d' essai
Roberta Torre, al suo secondo musical sudista, dopo “Tano da morire”, continua a considerare Palermo con le sue stradine e le sue piazze desolate, con la sua umanità bizzarra e “cinica”, la città della favole. Nel primo film favole su mafiosi pop, uomini e donne dei mercati e dei vicoli. In “Sud Side Stori” fiabe su cantanti rock arruffati, maestose prostitute nigeriane, streghe… leggi tutto
La golden age del musical è ormai lontana nel tempo, indicativamente localizzabile negli anni ‘50 e ’60, ma saltuariamente qualche oggetto cinematografico ne riprende l’eco e lo sfarzo,…
Due differenti set di respiro internazionale e un progetto basato sulla tax credit Palermo, città dai mille volti e dalle mille storie, di ville… segue
Colorato, allegro, (auto)ironico, tragicomico, questo lavoro si propone come una rilettura postmoderna sui generis di Giulietta e Romeo. Opera seconda della Torre, conferma il buono dell'esordio (Tano da morire), pur mostrandosi meno estremo, meno azzardato e probabilmente per forza di cose meno originale. Ciprì fotografa con la consueta, impeccabile vena a cavallo fra malinconia e…
Ugole e celluloide. Biopic di grandi interpreti, camei, comparsate, attori che rivelano doti insperate (ma anche qualche latrato...). I performer che sono stati cooptati dal cinema e quelli cui il cinema ha reso…
Divertente, condito con buona musica, ma un po' esile e slegato nei singoli episodi che compongono questo mosaico coloratissimo. Mi sembra che la Torre non abbia saputo utilizzare al meglio Bobo Rondelli, che soltanto chi non l'ha visto cantare/recitare la mitica "Giulio" (cioè Morando Morandini) può giudicare un attore mediocre.
Roberta Torre, al suo secondo musical sudista, dopo “Tano da morire”, continua a considerare Palermo con le sue stradine e le sue piazze desolate, con la sua umanità bizzarra e “cinica”, la città della favole. Nel primo film favole su mafiosi pop, uomini e donne dei mercati e dei vicoli. In “Sud Side Stori” fiabe su cantanti rock arruffati, maestose prostitute nigeriane, streghe…
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Commenti (2) vedi tutti
Un autentico capolavoro, è vergognoso che sia stato dimenticato, livelli altissimi
commento di frankdeniroLa Torre non si ripete dopo l' eccezionale precedente. Sforna un film comunque credibile nella sua paradossalità, forse adesso troppo kitsch per sembrare d' essai
commento di Ramito