Regia di Sergio Rubini vedi scheda film
Un Rubini insolitamente esplicito sul piano sessuale, racconta un tempo della sua giovinezza, quando tre ragazzine milanesi sconvolsero la vita di un gruppetto di giovani pugliesi negli anni Settanta. E non insisterei troppo con la critica alle incongruenze cronologiche, perché probabilmente il regista guarda più a un tempo dell'anima piuttosto che a dei riferimenti storicamente precisi: concediamoglielo come licenza poetica. Per il resto, il film è riuscito in parte; somiglia a tanti film americani sui ricordi adolescenziali, sulla voglia di crescere presto, che qui da noi è merce abbastanza rara. Qualche episodio è felice, qualche altro odora di riempitivo (la recita del padre di Carlo), ma, insomma, via, s'è visto di peggio. Fra gli interpreti, mi piace Teresa Saponangelo: recita in maniera molto naturale. La colonna sonora è bella, anche perché vi ricorrono un paio di brani dei King Crimson, anche se quell'album - In The Court Of The Crimson King - è del 1969...
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