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007. Il mondo non basta

Regia di Michael Apted vedi scheda film

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La recensione su 007. Il mondo non basta

di solerosso82
6 stelle

James Bond (Pierce Brosnan) è inviato a Baku, in Azerbaigian, per proteggere Elektra (Sophie Marceu) figlia del magnate del petrolio Robert King (David Calder), recentemente ucciso in un attentato perpetrato dall’ex-agente Kgb Viktor Zokas (Robert Carlyle), temuto terrorista internazionale. In palio il controllo di un oleodotto che collega il Mar Caspio e l’Europa.

 

Rientrato saldamente nella tradizione cinematografica bondiana di Connery e Moore, tra intrighi politici e spionaggio internazionale, forte di un approccio blockbuster al passo coi tempi, anche questa terza puntata (qui diretta dall’inglese Michael Apted, esperto regista di thriller politici) conferma il gradimento generale del pubblico per Pierce Brosnan e il rinato interesse del franchise inventato da Ian Flaming.

Tanta azione mirabolante, tradimenti e colpi di scena (alcuni però piuttosto scontati) tra personaggi usa-e-getta meno stereotipati del solito (ma di scarso appeal), come lo scozzese Robert Carlyle nei panni del cattivone russo (sono tornati.. complice gli interessi sui giacimenti del Caspio e l’imminente ascesa di Putin in Russia) e una poco convincente Sophie Marceau. Tra le altre bellezze che cederanno al fascino di James, Serena Scott Thomas e la giovane Denise Richards (apprezzata nel thriller Sex Crimes). Piccola parte per Maria Grazia Cucinotta nell’insolita veste di killer. Dopo l’esordio nel 1963 in Dalla Russia con amore e ben diciassette pellicole, salutiamo Desmond Llewelyn, morto in un tragico incidente con l’auto poco più di un mese dopo la première: ma c’è già un pronto sostituto, l’ex Monthy Python John Cleese, qui suo assistente con tutto il suo carico d’ironia british. Robbie Coltrane torna nei panni di Zukowsky dopo Goldeneye.  

Tra le location, spicca il Museo Guggheneim di Bilbao su cui si apre il teaser più lungo mai apparso in un film bondiano, sorta quasi di film nel film. Spettacolari, ancora, l’inseguimento sul Tamigi e la corsa sugli sci.

Title-track composta dai Garbage.

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