Regia di Michael Apted vedi scheda film
Un commando guidato da un terrorista russo (Carlyle) si vuole impossessare di una bomba al plutonio con la quale la sua amante (Marceau), figlia parricida di un magnate del petrolio plagiata dal terrorista, intende sbaragliare la concorrenza facendo saltare chilometri e chilometri di oleodotti. Niente paura: c'è 007 (Brosnan) che è passato a fare la spesa al supermarket dei gadget elettronici e che con qualche acrobazia riuscirà a districare la matassa, grazie anche all'aiuto di una scienziata esperta in armi nucleari (Richards). Come in ogni film che ha per protagonista 007, la valutazione si affida a parametri precisi: morti a bizzeffe, esplosioni cronometrate ogni cinque minuti, inseguimenti con ogni mezzo (qui ce n'è uno con elicotteri futuristici che tentano di agguantare il Nostro che ha soltanto un paio di sci ai piedi), effetti speciali alle stelle, 007 che declina le sue generalità appena vede qualcuno con la gonna ("il mio nome è Bond. James Bond": e meno male che non siamo in Scozia!). Quanto basta perché la sceneggiatura di Bruce Feirstein, Neil Purvis e Robert Wade, tratta dal personaggio creato da Ian Fleming, possa mandare i neuroni in vacanza per un paio d'ore.
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