Regia di Gionata Zarantonello vedi scheda film
Che dire.. HO fatto di meglio. Se volessi esser volgare ed ingeneroso aggiungerei "tre ore fa', in bagno", ma non è il caso. Ops, l'ho fatto. Quando un condizionale non è di per sè sufficiente ad evitar l'inevitabile e - tornando a parlar di 'Medley' - quando un martellante (e quanto casuale?) battàge promozionale sul web non basta a giustificar l'ingiustificabile filmico. Una gran botta di stracul(t) ha fatto sì che il video (chiamarlo film no, dai) finisse nelle mani nientemeno che di Lloyd Kaufman! Distribuzione garantita in mezzo mondo (ok, un decimo.. ma il decimo che 'conta') e chi vivrà, ahilui, vedrà. Siamo ad un livello d'amatorialità pura. (Auto)ironia zero. Paura meno venti. Comicità non pervenuta. Serpeggia perfino una lievissima venatura di qualunquismo destrorso, dal momento che la messa 'a ferro e fuoco' non investe soltanto i simboli più smaccatamente autoritari delle istituzioni scolastiche (come avveniva invece nell'ottimo "class of nuke'em high"), ma si traduce in un giovanilistico rifiuto 'tout court' dell'apprendimento e della 'cultura' in sè, dipinta come qualcosa di pedante e noiosissimo, una sciocca perdita di tempo a cui ribellarsi con violenza cieca e divertita, ma mai, neanche per sbaglio, criticamente consapevole. Pare che l'opera successiva di Zarantonello sia un primo piano di 80 minuti - e non si sa quanti centimetri - sul pene del porno-attore Franco Trentalance. Come se di film del ° non fosse bastato questo.
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