Regia di Salvatore Allocca vedi scheda film
Isabella (Gerini) è una quarantenne vedova, che vive con il figlio tredicenne (Perinelli) nella periferia romana. La donna, una rappresentante di articoli surgelati costretta al doppio lavoro per sbarcare il lunario, ripone tutte le sue speranze di riscatto sociale nel presunto magico piede sinistro del figlio, il cui talento è affidato a un procuratore impiccione e truffaldino (Ranieri). Sarà uno sceneggiatore idealista (Colella), suo vicino di casa, a portare un refolo di speranza nella sua vita.
Ennesima opera che conferma l'infilmabilità del calcio e nel quale lo sport è la cartina di tornasole per parlare d'altro, sulla scia di altri film come La volta buona, La partita, Piede di dio, Un giorno all'improvviso e il decisamente più riuscito Il campione. Pur con i limiti di un'irrinunciabile tendenza all'overacting, Claudia Gerini ce la mette tutta per interpretare un personaggio a tinte fosche, una donna che fa della manipolazione il suo primo istinto, che anima dubbi sul reale amore materno nei confronti di un figlio taciturno e asociale. Il quale nella meravigliosa figura del vicino di casa (un santino interpretato da un Francesco Colella in una parte che sembra la fotocopia di quella di 3/19) troverà molto più che un surrogato della figura paterna.
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