Regia di Alessandro Piva vedi scheda film
Dall'alba al tramonto, una giornata d'ordinaria malvivenza in quel di Bari. Intelligentemente dialogato in dialetto (sottotitolato), il filmetto d'esordio di Piva non è coraggioso né profondo come Gomorra, ma ne anticipa qualche urgenza. Non c'è alcuna analisi profonda, ma la dimostrazione di una illegalità non avvertita come tale e vissuta con il grado zero dell'etica e della moralità, o meglio, con il suo esatto opposto: il boss Nino il Carrarmato ritiene etico, «una questione di principio», farsi togliere una multa presa per avere parcheggiato davanti alla prefettura. Forse l'unico con un'etica è Sabino, il gestore della bisca clandestina, che si prende una pallottola piuttosto che cedere l'incasso della giornata. Il film si conclude così, come si conclude una giornata qualsiasi, in una città in cui spesso si vive ai margini della legalità, tranquillamente, senza remore né dubbi morali.
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