Alla ricerca di un rifugio dopo aver subito un tragico lutto, la giovane Harper (Jessie Buckley) affitta una grande e meravigliosa casa nella campagna inglese ai margini di Cotson in Leicestershire. All'arrivo l'accoglie il proprietario della tenuta, un gioviale signorotto inglese di mezza età e dalla battuta facile che le mostra la proprietà. Dopo i primi istanti di illusorio benessere, Harper si rende conto che la serenità sarà una conquista dura e lenta e le immagini del violento litigio con il marito, che hanno fatto da prologo alla tragedia, iniziano a perseguitarla. Una esplorazione nella campagna nelle vicinanze della tenuta rivelerà il reale colore del paesaggio interiore di Harper e, allo stesso tempo, la natura ambigua di Cotson e dei suoi abitanti.
Anche Garland cavalca l'onda del femminismo e lo fa con così tanta confusione che non ci crede più neppure lui. Ormai lontani i tempi di Ex machina. Voto 0,5
Garland si conferma un regista assolutamente da evitare. Film abominevole non riesco neanche a classificarlo come genere. Lento, noioso, inconcludente senza una trama lineare. Si perde 1 ora sperando accada qualcosa che dia un senso ma alla fine si capisce che é una porcata totale. Salvo unicamente l interpretazione di Rory Kinnear.
Horror concettuale piuttosto cupo e pesante. Si presta a molteplici sottotesti e interpretazioni anche psicosessuali. Provocatorio quanto basta ma in realtà poco spaventoso. Bella prova attoriale con un sorprendente Kinnear messo letteralmente a nudo.
Vette di imbarazzo involontario che sfociano nel comico più sguaiato, totale catatonia di esecuzione, recitazione grottesca, scemenze triviali assortite.
UN FILM CHE GIOCA CON I GENERI, PARTE IN MODO LENTO E FINISCE SPIAZZANDO IL PUBBLICO. PARLA DELLA MASCOLINITÀ TOSSICA AFFASCINANDO E SI DIVERTE AD ESSERE DISTURBANTE
Un film dal significato occulto e indecifrabile, sostanzialmente criptico, poco, o per nulla, chiaro. Ma confezionato con la suggestiva mano d'un artista orientato all'astrattismo. Un tipo di (bel) cinema che va visto e ascoltato a mente leggermente spenta, senza volerne, per forza, cercare il senso...
La prevaricazione tutta maschile ai danni della donna, di cui son piene le cronache nere di giornali e media, trova nell'ottimo horror di Garland una sua più coerente ed inquietante personificazione, attraverso un film spesso inquietante, a tratti disturbante, ma geniale dall'inizio alla fine.
Divorziata per sua stessa iniziativa, stressata per la successiva morte dell'ex marito James (Paapa Essiedu), Harper Morrowe (Jessie Buckley) decide di isolarsi in una secolare casa di campagna. Il proprietario Geoffrey (Rory Kinnear) l'accoglie affettuosamente, presentandole la lussuosa tenuta presa in affitto, arredata in stile rustico, perfettamente adatto all'ambientazione… leggi tutto
Gli uomini (i maschi) sono tutti uguali! (I’m Thinking of Ending Him / AnomalHarper).
Il sesso (in Homo sapiens e nella maggior parte dei mammiferi) è determinato al momento della fecondazione, ma per le prime sei settimane di vita (embriogenesi → gastrulazione → organogenesi) l'embrione (anche l'XY), prima di divenire feto,… leggi tutto
A enorme e viscerale malincuore, tocca includere Alex Garland – prezioso autore di Ex Machina e Annientamento, ma anche, prima ancora, dei copioni di 28 giorni dopo e di Sunshine per Danny Boyle – alla lista dei giovani registi promettenti – un altro, purtroppo, è il tanto celebrato Robert Eggers – che dopo una partenza col botto si sono… leggi tutto
Si ha come la serpeggiante sensazione che, con Men, Alex Garland abbia realizzato il suo Antichrist. Come se fosse l'unico Antichrist possibile oggi.
Un film che riscopre, stavolta, nell'Uomo - e non nella Donna come nel film di Von Trier - la fonte stantìa, deleteria e precludente di una dogmaticità rapportuale e carnale, ovvero della…
Da piccoli si giocava spesso a pallone, e dato che nessuno aveva voglia di fare l'arbitro, le violazioni al regolamento venivano sanzionate di comune accordo. Ma questa armonia a volte veniva a mancare, falli plateali non venivano puniti, e quando la situazione degenerava qualcuno dichiarava "valido tutto": non c'erano più regole, non esistevano più falli, ci si menava come fabbri.…
Dopo aver visto e apprezzato "Civil War", ho deciso di farmi una retrospettiva dei film precedenti di Alex Garland, tutti finiti, al tempo, fuori dal mio radar. "Men", 2022, è un film nettamente diverso da "Civil War", anzi, sembra quasi che non siano stati girati dallo stesso regista. "Men" ha un'atmosfera totalmente differente, vive in una dimensione autoriale molto più marcata e…
Uomini che odiano le donne. Che le mortificano, che le compatiscono, che le adulano, che le trasformano in madri, che le violentano o vorrebbero violentarle. Uomini. Tutti gli uomini.
Men di Alex Garland – già regista degli ottimi Ex Machina (2015) e Annientamento (2018) – non è un film per tutti, ma dovrebbe esserlo. Non è un film per tutti…
Il film riposa in una scenografica overdose di luoghi, melodie e colori, in perenne bilico tra autorialità e mestiere, disorientato dalla malia dell’horror, atterrito dal maleficio del dramma. La regia di Garland è attenta al dettaglio visivo ma poco alle implicazioni narrative, incorrendo in una certa esuberanza decorativa che riesce comunque a catturare…
1, 2, 3! O meglio: 1, 4, 9! Ovvero: la Compagnia dei Numeri Primi (al quadrato).
Vale a dire: in "attesa" del "Goncharov" - qui & qui - di Martin Scorsese & Matteo JWHJ0715, eccovi un'altra inutile lista …
La frequentazione di alcuni tra i principali festival cinematografici, nel caso di chi scrive prevalentemente italiani, se si eccettua il più grande e… segue
A enorme e viscerale malincuore, tocca includere Alex Garland – prezioso autore di Ex Machina e Annientamento, ma anche, prima ancora, dei copioni di 28 giorni dopo e di Sunshine per Danny Boyle – alla lista dei giovani registi promettenti – un altro, purtroppo, è il tanto celebrato Robert Eggers – che dopo una partenza col botto si sono…
C'è un fatto nuovo e straordinario nella top ten di questo fine settimana: tutti le nuove uscite sono presenti. Bella forza, erano solo tre... Si scherza, per tirarci su il morale di fronte a…
Adamo mosso dalle parole tentatrici di Eva, raccolse il frutto dall’albero della conoscenza del bene e del male, nonostante l’esplicita proibizione di Dio, che invece nel resto del giardino dell’Eden, aveva concesso alle sue due creazioni predilette libertà assoluta; la rottura del rapporto fiduciario con il creatore sarà scontata amaramente da entrambi i sessi,…
Di Garland avevo visto Ex-Machina e Annihilation, due filmoni di fantascienza che non si risparmiavano di concetti filosofici ed esistenziali raccontati con supporto di immagini, simboli, figure allegoriche e metafore, non sempre (e meno male) con i paroloni.
Questo MEN non è da meno, anche se è un thriller psicologico con fortissime tinte horror che richiamano alla memoria grandi…
Alex Garland è passato all'horror e l'ha fatto nella maniera meno convenzionale possibile. Inoltre ha trattato il femminismo in maniera originale, il che non è semplice nel 2022, dato che si tratta di uno dei temi più in voga nel cinema moderno.
Il film inizia prendendosi tutto il tempo di cui ha bisogno per caratterizzare la protagonista e il trauma che la affligge. Sembra…
È incoraggiante la lista di titoli in arrivo in questi giorni (Crimes of the Future è già uscito ieri). Sono infatti film che guardano a un pubblico che negli ultimi tempi è rimasto…
Nulla di nuovo sotto il sole dell'ultima settimana di agosto. Non c'era molto da aspettarsi, nonostante la programmazione sia stata favorevole al pubblico cinefilo. Anzi, forse proprio perché è stato…
Una donna cerca rifugio in una casa persa nella campagna, dopo che il marito, dal quale voleva divorziare, ha deciso di suicidarsi per causa sua. Qui, però, dovrà affrontare altri guai, e soprattutto la comparsa di un uomo misterioso - nudo e coperto da ferite - che esce dal bosco e sembra intenzionato a perseguitarla.
Dopo avere ottenuto risultati eccellenti con un…
Divorziata per sua stessa iniziativa, stressata per la successiva morte dell'ex marito James (Paapa Essiedu), Harper Morrowe (Jessie Buckley) decide di isolarsi in una secolare casa di campagna. Il proprietario Geoffrey (Rory Kinnear) l'accoglie affettuosamente, presentandole la lussuosa tenuta presa in affitto, arredata in stile rustico, perfettamente adatto all'ambientazione…
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Commenti (11) vedi tutti
Wo---.
leggi la recensione completa di mckAnche Garland cavalca l'onda del femminismo e lo fa con così tanta confusione che non ci crede più neppure lui. Ormai lontani i tempi di Ex machina. Voto 0,5
commento di Bladerunner76La Genesi rivisitata in chiave horror, tra Jane Austen e David Cronenberg
leggi la recensione completa di SamHookeyGarland si conferma un regista assolutamente da evitare. Film abominevole non riesco neanche a classificarlo come genere. Lento, noioso, inconcludente senza una trama lineare. Si perde 1 ora sperando accada qualcosa che dia un senso ma alla fine si capisce che é una porcata totale. Salvo unicamente l interpretazione di Rory Kinnear.
commento di phlazza81Horror concettuale piuttosto cupo e pesante. Si presta a molteplici sottotesti e interpretazioni anche psicosessuali. Provocatorio quanto basta ma in realtà poco spaventoso. Bella prova attoriale con un sorprendente Kinnear messo letteralmente a nudo.
commento di Aaanton71Vette di imbarazzo involontario che sfociano nel comico più sguaiato, totale catatonia di esecuzione, recitazione grottesca, scemenze triviali assortite.
leggi la recensione completa di IlGranCinematografoPieno di immagini oniriche con dialoghi perlopiu' incomprensibili,certo ha i suoi estimatori.... .a me non e' piaciuto....peccato.
commento di ezioQuando la psicologia visiva riesce ad essere un pelo se non una trave più inquietante della violenza visiva.
leggi la recensione completa di imperiormax89UN FILM CHE GIOCA CON I GENERI, PARTE IN MODO LENTO E FINISCE SPIAZZANDO IL PUBBLICO. PARLA DELLA MASCOLINITÀ TOSSICA AFFASCINANDO E SI DIVERTE AD ESSERE DISTURBANTE
leggi la recensione completa di pomodosiusUn film dal significato occulto e indecifrabile, sostanzialmente criptico, poco, o per nulla, chiaro. Ma confezionato con la suggestiva mano d'un artista orientato all'astrattismo. Un tipo di (bel) cinema che va visto e ascoltato a mente leggermente spenta, senza volerne, per forza, cercare il senso...
leggi la recensione completa di undyingLa prevaricazione tutta maschile ai danni della donna, di cui son piene le cronache nere di giornali e media, trova nell'ottimo horror di Garland una sua più coerente ed inquietante personificazione, attraverso un film spesso inquietante, a tratti disturbante, ma geniale dall'inizio alla fine.
leggi la recensione completa di alan smithee