Regia di Gregg Araki vedi scheda film
Gregg Araki è un regista molto coccolato da certa critica festivaliera, affascinata dal suo cinema trasgressivo e sopra le righe, mix esagerato di sesso estremo ed esplosioni di violenza gratuita e fasulla. Chissà come ha reagito la stessa critica di fronte ad un'operina così inconsistente, vuota, inutile e stupida come questa: siamo dalle parti di detestabili serial televisivi stile "Beverly Hills" con protagonisti bellini ma del tutto inespressivi (è una bella lotta scegliere chi recita peggio), situazioni riciclate e stanche, dialoghi da pelle d'oca per la loro pochezza e banalità, regia praticamente inesistente. Inoltre l'immagine che ne esce dei ragazzi americani di oggi è decisamente desolante e deprimente: niente lavoro, tanto sesso, assenza di responsabilità, totale dipendenza da ragazze sveglie e facili, capaci di manipolarli in base ai propri desideri ed esigenze per poi abbandonarli al primo soffio di vento. Veronica a una festa di Halloween conosce due ragazzi, Abel e Zed; essendosi follemente innamorata di tutti e due, o meglio avendo fatto sesso con entrambi, non riesce a fare una scelta di campo (troppo difficile e faticosa per i giovani di oggi). Quale soluzione migliore se non di andare a vivere tutti e tre insieme nell'appartamento di lei? I due ragazzi inizialmente non si sopportano, ma è solo una questione di tempo: attraverso il gioco della verità (va bè!!) si scoprono soluzioni inattese ed il sesso a tre diventa una divertente novità, capace di ravvivare un menage già poco originale. Ma la dolce Veronica non si accontenta: ad un provino incontra un giovane regista Ernest che, a sua volta ed ovviamente, di lei si innamora perdutamente. L'importanza di chiamarsi Ernest: il ragazzo ha 27 anni, ma il patrimonio di un miliardario. Inoltre non pensa mai al sesso (che strano!!) è un ragazzo premuroso, attento, sensibile, tremendamente noioso, ma darebbe a Veronica, scopertasi incinta, quella sicurezza che i due imbecilli con cui convive nemmeno si sognano (non sanno nemmeno cosa vuol dire un lavoro: come facciano a mantenersi i tre resta un mistero). Nonostante i continui consigli dell'amica lesbica (che novità!!) che cerca di dissuaderla da scelte avventate e poco convinte, Veronica decide di sposare Ernest. Ma al cuor non si comanda e complice un doppio, incredibile e sconcertante tuffo in piscina la nostra Veronica farà la scelta meno prevedibile!! E poi li chiamano splendidi amori: questi sono amori assurdi, ridicoli e tristissimi. Araki sarà pure in sintonia con il linguaggio e la sensibilità (vicino allo zero) dei giovani di oggi, ma per noi l'unica battuta divertente del film, capace di sintetizzarne alla perfezione la filosofia viene detta da una ragazza riferendosi al fatto che Veronica viva con due ragazzi: "più sono gatte morte più sono zoccole"!! Una verità innegabile che il film con il suo assunto non fa che confermare con forza. Irritante, fastidioso, inutile.
Voto: 3
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