Regia di Davis Guggenheim vedi scheda film
Travis, Derrick e Cathy, tre compagni di appartamento e di un prestigioso college, decidono, per un seminario dedicato al giornalismo, di occuparsi di come siano create le notizie per mezzo dei pettegolezzi e per iniziano quindi a spargere una falsa voce riguardante Naomi Preston, ragazza ricca e antipatica accusata ingiustamente di aver avuto una relazione con Beau Edson, un altro compagno di corso non simpatico ai tre. Quello che però all’inizio sembrava un semplice scherzo inizia a prendere una pessima piega e a sfuggir loro di mano.
Prima dell’avvento delle Fake News, sparse on line in pochi secondi, il trio composto da James Marsden, Lena Headey, Norman Reedus all’epoca poco più che ventenni e per quanto riguarda Reedus ben distante dai successi degli anni successivi grazie a The Walking Dead, cercarono di dare una spiegazione a quello che in seguito è diventata sia nel mondo del giornalismo ma anche in quella di ogni giorno, una facile deriva segnata da false notizie che di bocca in bocca possono velocemente sfuggire dalla mano di chi le ha create. Date queste ottime premesse il primo film diretto dal documentarista e autore di serie come E.R., Davis Guggenheim è però sviluppato in maniera raffazzonata e non assistito da un gruppo di giovani attori fra i quali spicca solamente l’ormai esperto Eric Bogosian, attore di teatro noto per Talk Radio di Oliver Stone e qui nel ruolo di un docente di giornalismo involontario autore del casus belli. Il film si salva esclusivamente grazie a un finale a sorpresa. Un vero peccato per un’idea ottima ma mal sviluppata che alla fine pare escluivamente una puntata di una qualunque serie televisiva.
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