Regia di Gianluca Maria Tavarelli vedi scheda film
Un bel tipo questo Renato Speranza (Fabrizio Gifuni), autista delle Poste, ex camionista, ma anche poeta dilettante di buon valore. Deluso del tran tran impiegatizio, amante della bella vita e delle donne, progetta un colpo ingegnoso ai danni delle Poste, coinvolgendo un collega un po' fifone. Abbastanza incredibilmente, il colpo riesce, anche se i due rapinatori sono obbligati a tirare dentro un altro collega malato di cuore e un taverniere un po' losco. I due postini, ricercati dalla polizia, sono uccel di bosco, ma come scoprirà uno scanzonato commissario (Antonio Catania), non sono andati su qualche isola tropicale a godersi il bottino.
Qui non è il paradiso - affermazione che si adatta a qualsiasi latitudine - è un ottimo noir padano, che, pur non raggiungendoli, ha illustri predecessori, dai vecchi film di John Huston (Giungla d'asfalto) e Stanley Kubrick (Rapina a mano armata) e non rifugge dalla citazione tarantiniana, come nella conversazione sui giornaletti porno o in quella surreale sui migliori attaccanti che abbiano giocato in Serie A.
La sceneggiatura di Leonardo Fasoli e del regista Tavarelli regge bene e se la cavano tutti gli interpreti, da Gifuni a Pappalardo, mentre l'unica sequenza davvero fuori posto è la fantasia tropicale che ci viene mostrata nel finale.
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